Peritoneo

Universo del Corpo (1998)

Peritoneo

Daniela Caporossi e Red.

Il peritoneo (dal greco περιτόναιον, propriamente "disteso intorno" ) è la membrana sierosa che nei Vertebrati riveste la cavità centrale del corpo; nei Tetrapodi comprende una pleura, che riveste le pareti interne del torace e i polmoni, e un peritoneo in senso stretto, che riveste la cavità addominale (v. cap. Addome, Peritoneo).

Funzione

di Daniela Caporossi


Il peritoneo è la membrana sierosa più estesa del corpo umano; raggiunge infatti complessivamente 1700 cm2 circa. All'osservazione essa si presenta liscia, trasparente, sottile. Il peritoneo è costituito da due foglietti continui: il peritoneo viscerale, che ricopre gli organi addominali, e il peritoneo parietale, che riveste le pareti dell'addome e delimita una cavità peritoneale, in cui si trova una scarsissima quantità di liquido sieroso il quale facilita lo scorrimento delle superfici degli organi addominali tra loro e contro le pareti della cavità stessa. Nell'uomo la cavità peritoneale è completamente chiusa, mentre nella donna comunica indirettamente con l'esterno attraverso i due orifizi tubarici interni. Il peritoneo viscerale, oltre a rivestire gli organi endoaddominali, ne assicura anche la fissazione alle pareti addominali mediante plicature, dette mesi, contenenti nella loro compagine gli elementi vascolonervosi destinati all'organo corrispondente; inoltre, attraverso altre plicature tese da un organo all'altro, chiamate epiploon, assicura i reciproci rapporti intercorrenti fra i vari organi. Un cenno a parte merita il grande epiploon, detto anche grande omento, o mesogastrio, che, sempre costituito da una duplicatura del peritoneo viscerale, si estende dalla grande curvatura gastrica al colon trasverso, ricoprendo la massa intestinale a guisa di grembiule (grembiule omentale o epiploico). Al pari di tutte le membrane sierose, anche il peritoneo è costituito da uno strato epiteliale, ovvero il mesotelio, e da un tessuto connettivo lasso di sostegno. Il mesotelio è uno strato di epitelio pavimentoso estremamente sottile e molto permeabile al liquido interstiziale che lo attraversa, mantenendo costantemente umide le superfici peritoneali.

Filogenesi

di Daniela Caporossi


A eccezione di Poriferi (Spugne), Mesozoi (polipi e meduse) e Platelminti (vermi piatti), composti di ammassi compatti di cellule circondanti la cavità gastrointestinale, tutti gli animali sviluppano una cavità corporea piena di liquido, il celoma, dovuto a suddivisione o invaginazione del mesoderma embrionale (v. anche cap. Dal concepimento alla nascita; pericardio). La comparsa di una cavità interna, oltre a migliorare l'autonomia di movimento, facilita il trasporto di materiale da una parte all'altra del corpo e mantiene separato il canale alimentare dalle strutture superficiali dell'organismo. Negli Invertebrati e nei Vertebrati più semplici, i quali contengono una cavità corporea unica che circonda i visceri, il peritoneo è la sola membrana sierosa dell'organismo. A partire dai Pesci, da questa cavità unica si separa la cavità pericardica, che circonda il cuore, ed è rivestita da un epitelio mesodermico sieroso, il pericardio.

Con la comparsa della respirazione aerea nei Vertebrati terrestri, oltre alla cavità pericardica si formano due cavità pleuriche rivestite da una membrana sierosa, la pleura (v.), nelle quali sono i polmoni (v.). Negli Uccelli, l'adattamento al volo ha portato a una complicata suddivisione della cavità celomatica, nella quale, oltre alla cavità pericardica e a quelle pleuriche, si formano due altri recessi laterali in cui sono alloggiati i sacchi aerei, connessi con i polmoni.

Ontogenesi

di Daniela Caporossi


Alla 3ª settimana di sviluppo embrionale, dall'invaginazione entodermica primitiva, che darà origine all'apparato digerente, si separano due masse mesodermiche laterali nelle quali si svilupperanno, longitudinalmente, due cavità celomatiche. I foglietti mesodermici che circondano le due cavità sono la somatopleura, o peritoneo parietale, rivolta verso la superficie embrionale esterna, e la splancnopleura, o peritoneo viscerale, rivolta verso la linea mediana interna, adiacente al canale digerente. Con l'espansione del celoma, le due cavità risultano separate da sottili lamine di tessuto rivestite da entrambi i lati dal peritoneo, il mesentere dorsale e il mesentere ventrale. Il mesentere dorsale rappresenta una struttura persistente, contenente vasi sanguigni, linfatici e nervi, da cui si origineranno i mesenteri (mesogastrio o grande omento, mesenteri dell'intestino tenue, mesocolon, mesoretto) che collegano lo stomaco e le varie anse del tubo intestinale alla parete posteriore della cavità addominale. Il mesentere ventrale, invece, si disgrega quasi del tutto entro la 6ª settimana di vita embrionale, tranne lungo il percorso dell'arteria ombelicale e nelle regioni dove si svilupperanno la vena ombelicale e le connessioni epatiche (piccolo omento o legamento gastroepatico, legamento falciforme).

4. Patologia (Red.)

Le rare malformazioni del peritoneo sono principalmente costituite da mancata saldatura della primitiva lamina parietale con conseguenti ernie congenite, oppure da anomalie d'inserzione dei mesi. Il peritoneo può essere sede di processi flogistici specifici o aspecifici, acuti o cronici, in genere conseguenti a flogosi di organi addominali. Con il termine peritonite si intende un'infiammazione del peritoneo, acuta o cronica, circoscritta o generalizzata, generalmente provocata da batteri (colibacilli, streptococchi, stafilococchi ecc.) che raggiungono il peritoneo per via linfatica o ematica, migrazione transparietale da un intestino integro (peritoniti settiche primitive), oppure da un processo infettivo intraddominale, che determina, per es., una perforazione, o proveniente dall'esterno per lesione della parete addominale (peritonite settica secondaria). La forma generalizzata è la più grave e nella forma acuta si manifesta con dolori addominali violentissimi, talora di tipo trafittivo, accompagnati da vomito, paresi intestinale, meteorismo, contrattura delle pareti addominali, alvo chiuso, stato di shock ecc. Le forme circoscritte (o saccate) sono in genere conseguenti a infezioni localizzate di singoli organi (appendiciti, colecistiti, duodeniti, ecc.) oppure a un intervento chirurgico. Si distinguono inoltre una forma settica o chimica e una forma mista. La prima è secondaria alla penetrazione nel cavo peritoneale di sostanze organiche irritanti (bile, urina, ecc.); la seconda è una peritonite inizialmente asettica che in un secondo tempo si infetta. I tumori primitivi del peritoneo (mesoteliomi o sarcomi) sono rari: più frequenti sono le metastasi peritoneali da tumori endoaddominali.

Bibliografia

W.J. Hamilton, J.D. Boyd, H.W. Mossman, Human embryology, Cambridge, Heffer, 1945 (trad. it. Padova, Piccin-Nuova libraria, 19774).

E. Padoa, Manuale di anatomia comparata dei Vertebrati, Milano, Feltrinelli, 199615.

A.S. Romer, T.S. Parson, The vertebrate body, Philadelphia, Saunders, 19866 (trad. it. Anatomia comparata dei Vertebrati, Napoli, SES, 19872).

K. Schmidt-Nielsen, Animal physiology. Adaptation and environment, Cambridge, Cambridge University Press, 19833 (trad. it. Padova, Piccin-Nuova libraria, 1988).

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