PERSIANA

Enciclopedia Italiana (1935)

PERSIANA

Carlo ROCCATELLI

. Le persiane sono quelle parti degl'infissi di finestra che costituiscono una chiusura di sicurezza dell'apertura, e servono principalmente a graduare l'intensità della luce solare all'interno degli ambienti. Vengono pertanto impiegate essenzialmente nei paesi meridionali, dove è più sentita la necessità di una difesa dai raggi solari, specie nella stagione estiva. Nei paesi del nord, invece, le persiane hanno più scarsa applicazione, data l'opposta necessità di raccogliere quanto più è possibile la luce e il calore; in essi la persiana viene quasi sempre sostituita, nella costruzione dell'infisso, da una seconda vetrata, in modo da costituire una chiusura doppia del vano e un'intercapedine fra le due vetrate sì da ottenere una migliore difesa dal freddo e una minore dispersione del calore dall'interno degli ambienti.

L'origine dell'uso delle persiane, almeno nella loro forma attuale, si può far risalire intorno al sec. XVIII. Non si vuole però intendere con questo, che in precedenza tale sistema di difesa fosse del tutto ignorato; giacché vere e proprie persiane, se pure basate su un sistema diverso dal nostro, sono state ritrovate durante gli scavi di Pompei; i Romani impiegarono anche robusti sportelli in legno che furono adottati anche durante il Medioevo e cui ancora oggi si ricorre nelle costruzioni rurali. Durante il Medioevo si usarono anche persiane costituite da massicce lastre di pietra.

Attualmente i tipi che più di frequente vengono adoperati nell'uso comune e che meglio rispondono alle esigenze della pratica, si possono elencare nel modo seguente:

1. Persiane ribaltabili. - Sono formate da 2 sportelli a griglia fissati al telaio maestro dell'infisso, oppure direttamente nel muro (questo secondo tipo è caduto in disuso per i gravi inconvenienti che presenta, benché più economico). Questi sportelli ribaltabili all'esterno, sono composti di un telaio, che per le finestre di normali dimensioni ha uno spessore di circa 5 cm. A questo telaio vengono calettate le stecche, larghe 5 0 6 cm., inclinate dall'interno verso l'esterno, e alquanto scostate tra loro. Esse hanno uno spessore di 1-2 cm. e sono disposte in modo che lo spigolo inferiore di ciascuna si sovrapponga di 1 0 2 cm. allo spigolo superiore di quella sottostante. Spesso alcune stecche sono mobili e unite fra loro per mezzo di spranghette metalliche in modo che si possano muovere insieme; in altri tipi è praticato invece, nella parte inferiore di ogni griglia, uno sportello girevole attorno a un asse orizzontale, munito di registro per regolarne l'apertura (fig.1). Questo tipo di persiana che si può dire tradizionale ed è ancora in Italia il più diffuso e utile praticamente, si adatta bene a finestre di limitata ampiezza e quando il contorno all'esterno di essa non è decorato da motivi architettonici di forte aggetto che rendano difficile l'apertura e il ribaltamento degli sportelli. In questi casi, le griglie vengono talvolta formate da più elementi di piccola larghezza, uniti fra loro con cerniere e ripiegabili a libretto, in modo da potersi adagiare quando sono in stato di apertura, nello spessore della mazzetta (che viene aumentato, diminuendo quello dello sguancio). La costruzione è però più complicata e costosa, si presta a deformazioni e presenta difficoltà di manovra.

2. Persiane scorrevoli. - Sono formate come le precedenti; varia rispetto ad esse il modo di attacco al muro e di apertura. Invece di ribaltarsi sulla faccia esterna del muro di prospetto, si aprono scorrendo entro incassature, lasciate nello spessore del muro, ai due lati della finestra, e nelle quali vengono a nascondersi completamente. Il movimento delle griglie è regolato e facilitato da apposite guide di ferro e da rotelle, montate anche su cuscinetti a sfere (fig. 2). Questo tipo di persiana, che ha avuto una certa diffusione, non è più ormai nella pratica ordinaria, perché se possiede il pregio di tener riparate le griglie e di non ingombrare la facciata quando sono in stato di apertura, ha però i gravissimi inconvenienti di diminuire la sezione resistente delle murature, di richiedere forti spessori di muro e di presentare assai spesso difficoltà di manovra causate dall'arrugginimento delle guide e dalla deformazione naturale del legname conseguente alle variazioni dello stato igrometrico dell'aria e della temperatura esterna.

3. Persiane avvolgibili. - E il tipo più recente e molto diffuso. Questo può essere applicato ad aperture di qualunque larghezza e con qualsiasi aggetto della decorazione esterna. E in generale formato di liste di legno dello spessore di cm. 1,5 a 2 infilate su laminette di acciaio molto flessibili, e in modo che le liste medesime possano scorrere su queste ed essere a perfetto combaciamento, oppure possano presentare fra loro un piccolo distacco, a seconda di come si vuol regolare l'intensità luminosa. L'unione delle liste di legno può essere fatta anche per mezzo di robuste cinghie di canapa, di filo d'ottone o d'acciaio o miste. In questi casi però la posizione mutua delle stecche è fissa. La persiana è formata così, come una specie di stuoia ed è fissata in alto a un rullo con asse orizzontale manovrabile per mezzo di una cinghia, sul quale si avvolge la persiana. La manovra d'apertura e chiusura della persiana avviene dall'interno dell'ambiente senza bisogno di aprire le imposte a vetro (fig. 3).

Di questo tipo, qui indicato in modo sommario, vi sono numerose varianti che rispondono alle più diverse esigenze della pratica. Di fronte ai numerosi pregi che questo presenta, sta il solo inconveniente della minore robustezza dell'infisso e della necessità di una più frequente e costosa manutenzione. Per la costruzione delle persiane in genere, esposte come sono all'azione diretta e distruttrice degli agenti atmosferici, alla quale il legname e le ferramenta oppongono una resistenza relativamente scarsa, è necessario adottare tutti gli accorgimenti adatti per ottenere la massima robustezza e la maggiore possibile durata. Debbono essere adoperati legnami forti (quercia, rovere, castagno) o meglio ancora essenze resinose, a fibra diritta e compatta (larice, pino pece, pino di Svezia, ecc.). Molto curata dev'essere altresì la scelta e la stagionatura del legname per evitare contorsioni e movimenti viziosi delle varie parti, che finiscono per rendere difficile la manovra dell'infisso e la sua chiusura, e lo espongono a un più rapido deperimento. Anche le ferramenta devono essere particolarmente robuste e applicate in modo da non ridurre con incassi e tagli la sezione resistente del legname.

Bibl.: v. infissi.

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