PERTARITO re dei Longobardi

Enciclopedia Italiana (1935)

PERTARITO (Pertarido o Bertarido) re dei Longobardi

Augusto Lizier

Successe al padre Ariberto, morto nel 661. L'inizio del suo regno fu oscuro e lasciò intravvedere lotte di partito (partito longobardo nazionale, ariano, contro il partito cattolico romanizzante) e corrispondenti competizioni dinastiche. Certo è che pochi mesi dopo la sua salita al trono, Grimoaldo, duca di Benevento, ariano, si impadronì con la forza e con l'astuzia della corona costringendo P. a rifugiarsi, prima, presso il khān degli Avari, poi presso i Franchi. Alla morte di Grimoaldo (671) però, P. rioccupò il trono che conservò fino alla morte. Poco si sa del suo regno, ma tutto fa credere che la sua politica fosse ispirata al desiderio di vivere in pace con i Greci e di amicarsi l'elemento romano della popolazione. Certo con lui il cattolicismo definitivamente trionfò nel regno, la gerarchia ecclesiastica vi fu saldamente stabilita, ariani ed ebrei furono osteggiati. P. condusse anche una non fortunata guerra contro Alechi, duca di Trento. Nel 678 si associò al trono il figlio Cuniberto. Alla sua morte (688) fu sepolto a Pavia nella basilica del Salvatore.

Bibl.: L. M. Hartmann, Geschichte Italiens im Mittelalter, II, i, Gotha 1900; G. Romano, Le dominaz. barbariche in Italia, Milano (1910).

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