PERTINACE. - 1

Enciclopedia dell' Arte Antica (1965)

PERTINACE (Publius Helvius Pertinax)

F. Panvini Rosati

1°. - Imperatore romano.

Nato in Liguria nel 126 d. C. da famiglia di umili origim, percorse la carriera militare, fino ai più alti gradi sotto M. Aurelio e Commodo. Alla morte di quest'ultimo, il 31 dicembre 192, fu eletto imperatore. Dopo circa tre mesi di regno veniva ucciso dai pretoriani. Nello stesso anno ricevette da Settimio Severo l'apoteosi. Le fonti (Hist. Aug., Pert., 12; Malalas, xii, p. 290, 7) lo descrivono come un vecchio dalla barba lunga, capelli ricci e naso adunco, piuttosto pingue e di alta statura. L'indicazione di Malalas (loc. cit.), che gli attribuisce capelli lisci, è contraddetta dalle monete. Queste appartengono tutte alla zecca di Roma e presentano una certa varietà nel ritratto: in generale però ci mostrano un vecchio con i capelli ricci, fronte alta e rugosa, occhi incavati con sopraccigli rilevati, naso piccolo e camuso, barba lunga e terminante a piccole ciocche.

Non si conosce nessun ritratto sicuramente appartenente a Pertinace. L'identificazione con il busto del Museo Vaticano, Sala Rotonda n. 556 (Lippold, Die Skulpturen des Vaticanischen Museum, iii, 1, p. 148 ss., n. 556, tav. 45) è da respingere per il confronto con le immagini monetali.

Bibl.: Fluss, in Pauly-Wissowa, Suppl. III, 1918, c. 895 ss., s. v. Helvius, n. 15 a; A. Calderini, I Severi, La crisi dell'impero nel III sec., Bologna 1949, p. 26 ss.; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., II, 3, p. i ss. Monete: M. Cohen, Monn. Emp., III, p. 389 ss.; M. Mattingly, Coins of the Roman Empire in the British Museum, V, p. LX, i ss., 25, 120; tavv. 1-3; 20, 8-9.