PESCARA

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

PESCARA (XXVI, p. 941)


La foce del Pescara costituisce il porto-canale (in funzione dal 1932, e il cui traffico è alimentato soprattutto dai prodotti degli stabilimenti di Bussi e di Piano d'Orta) e divide la città in due nuclei: a destra il vecchio centro cittadino, a sinistra la parte nuova - già Castellammare Adriatico - ora riunite in un unico comune.

In prossimità della sponda sinistra del fiume, in brevissimo tempo, sono sorti numerosi nuovi palazzi con strade ampie e pavimentate, quali la Via Vittorio Veneto, Via Firenze e la Piazza dei Vestini, intorno alla quale sorgono il nuovo Palazzo di città, sede del comune, del genio civile e dell'ispettorato scolastico e il Palazzo del governo, dove hanno sede la prefettura, l'amministrazione provinciale, il comando di zona militare, la questura, l'ufficio di leva, il provveditorato agli studî e la biblioteca provinciale di recente costituzione. Nel palazzo si conserva il noto quadro La figlia di Iorio di Francesco Paolo Michetti. Questi nuovi edifici, unitamente al palazzo del regio liceo-ginnasio, che sorge sulla vicina Via Vittorio Veneto, sono opere progettate dall'architetto Pilotti. Esse costituiscono il nuovo e vero centro della città, unita nelle sue due parti dal nuovo ponte monumentale sul Pescara, progettato da C. Bazzani, con statue in bronzo dello scultore Dantino.

Nel Viale G. d'Annunzio in vicinanza di Piazza Garibaldi è stato recentemente eretto il nuovo tempio della Conciliazione, di prossima inaugurazione, eretto per commemorare il concordato con il Vaticano, opera anche questa di C. Bazzani; degna di rilievo è poi la Casa di Gabriele d'Annunzio, sita in Corso Manthonè, recentemente restaurata a cura dello stato.

A Pescara è fiorente anche la filatura del lino, mentre la pesca è esercitata da una sessantina di motobarche.

(p. 941). - La centrale che sfrutta l'impianto idroelettrico del terzo salto del Pescara non è a Pescara ma a Piano d'Orta.

La provincia (p. 943). - Il territorio della provincia aveva una popolazione residente di 163.685 ab. nel 1921 (133,8 per kmq.), 193.051 nel 1931 (157,7 per kmq.) e 211.561 nel 1936 (172,9 per kmq.).

I dati relativi alla produzione del frumento, patate, e vino vanno riferiti al biennio 1935-1936, nel quale periodo la produzione dell'olio raggiunse 30.200 hl.

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