Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) Programma di investimenti presentato dagli Stato membri della UE alla Commissione europea il 30 aprile 2021 nell'ambito dello strumento temporaneo di ripresa economica denominato Next Generation EU e istituito nel luglio 2020 per sostenerne e rilanciarne le economie nazionali dopo l’emergenza Coronavirus; i finanziamenti a disposizione dell’Italia ammontano a 222,1 miliardi di euro, 191,5 dei quali provenienti dai fondi dell’Unione Europea (sussidi e prestiti a basso tasso d’interesse) e 30,6 allocati da risorse interne mediante un Fondo complementare ricavato attraverso lo scostamento di bilancio approvato nel mese di aprile per finanziare progetti coerenti con le strategie del PNRR ma eccedenti il tetto di risorse ottenibili dal dispositivo europeo. Sulla base dei settori emergenziali individuati dalla Commissione europea, il piano si articola in sei missioni (Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, 40,73 miliardi; Rivoluzione verde e transizione ecologica, 59,33 miliardi; Infrastrutture per una mobilità sostenibile, 25,13 miliardi; Istruzione e ricerca, 30,88 miliardi; Inclusione sociale, 19,81 miliardi; Salute, 15,63 miliardi), prevedendo inoltre per la sua attuazione quattro progetti di riforma (rispettivamente nell’ambito della pubblica amministrazione, della giustizia, della semplificazione della legislazione e della promozione della concorrenza) in grado - in una prospettiva di medio-lungo termine - di superare fragilità strutturali dell’economia italiana quali gli insoddisfacenti livelli occupazionali, i consistenti divari territoriali e le perduranti disparità di genere. Nel luglio 2021 l'Ecofin ha approvato i piani nazionali presentati da Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna. Nell'agosto 2021 l'Italia è stata tra le prime nazioni a ricevere il prefinanziamento previsto dal Next generation EU, essendole erogata una tranche delle risorse corrispondente a 24,9 miliardi di euro; nel febbraio 2022 la Commissione europea ha dato il via libera al pagamento all'Italia della prima rata di finanziamenti, ammontante a 21 miliardi di euro, la cui erogazione è subordinata al raggiungimento entro il 30 giugno di almeno 45 dei 100 obiettivi fissati.