Piccolòmini, Ottavio, duca d'Amalfi e principe dell'Impero

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Generale imperiale (Pisa 1600 - Vienna 1656). Combatté nell'esercito del granduca di Toscana, partecipando alla battaglia della Montagna Bianca (1620) e segnalandosi ad Asti (1625). Entrato nell'esercito imperiale, servì alle dipendenze di Wallenstein; dopo Lützen (1632), fu nominato generale della cavalleria dal duca boemo. Ma nel genn. 1634 informò la corte viennese sui piani di Wallenstein, ponendosi alla testa della congiura ordita contro di lui. Soppresso Wallenstein, Ottavio ricevette il grado di maresciallo, il titolo di conte e il feudo di Náchod, fondando il ramo boemo della sua famiglia (estintosi nel 1783). Comandante della cavalleria imperiale, combatté a Nördlingen (1634); a capo delle forze militari dei Paesi Bassi, protesse Ratisbona e la corte imperiale e si oppose all'invasione dei Francesi, sui quali riportò la vittoria di Thionville (1639). Passato con il consenso dell'imperatore al servizio della Spagna, fu inviato con truppe spagnole nel Brabante e nominato duca d'Amalfi. Quando (1648) i Francesi, con l'aiuto delle truppe svedesi, minacciarono gli stati ereditarî di casa d'Austria, l'imperatore Ferdinando III lo richiamò presso di sé nominandolo feldmaresciallo; commissario imperiale al congresso di Norimberga (1649), fu infine creato principe dell'Impero.

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