PIELITE e PIELONEFRITE

Enciclopedia Italiana (1935)

PIELITE e PIELONEFRITE (dal gr. πύελος, "bacino" e νεϕρός "rene")

Amilcare Bertolini

Pielite è l'infiammazione del bacinetto senza dilatazione notevole della sua cavità e soprattutto senza distruzione del rene; pielonefrite è l'aggiunta alla pielite di un'infiammazione suppurativa o non suppurativa del rene. Gli agenti causali sono i colibacilli in primo luogo, ma anche gli stafilo-, strepto-, gono-, e pneumococchi (le infezioni da bacillo tubercolare dànno luogo a un quadro particolare, a sé, che viene designato come tubercolosi del rene), giunti per via ascendente da un'infezione delle vie urinarie inferiori, per via sanguigna o linfatica da processi infettivi generalizzati o localizzati a organi vicini o lontani. Calcolosi, traumatismi, fatti congestizî, ritenzione renale per lesione dei bacinetti o dell'uretere predispongono all'attecchimento dei germi infettanti. Le pieliti, tanto le acute quanto le croniche, sono quasi sempre associate a lesioni maggiori o minori del rene, sino alla formazione di ascessi con necrosi centrale, capaci di trasformare il rene in una sacca purulenta, sì che è difficile separare clinicamente in ogni caso le infezioni del bacinetto da quelle del rene. La sintomatologia è varia e complessa, in rapporto al grado di acuzie, all'estensione del processo e soprattutto alla compartecipazione maggiore o minore del rene, all'eziologia del singolo caso. Non di rado si sviluppa un ascesso peri- o paranefritico.

I sintomi più frequenti sono: il dolore alla regione lombare e al fianco corrispondente, la febbre, talora intermittente, preceduta da intenso brivido, alterazioni dell'urina con presenza di pus e di sangue. In molti casi di pielite giova l'urotropina somministrata per bocca o per via endovenosa.