BADOGLIO, Pietro

Enciclopedia Italiana (1930)

BADOGLIO, Pietro


Maresciallo d'Italia, marchese del Sabotino, nato a Grazzano Monferrato nel 1871, vivente. Uscito dall'accademia militare nel 1890, prescelse l'arma di artiglieria. Prese parte alla campagna d'Africa del 1896-97, e dal 1899 al 1902 frequentò la scuola di guerra. Quale capitano di Stato maggiore, partecipò alla guerra libica, guadagnandosi la promozione a maggiore per merito di guerra. L′inizio della guerra italo-austriaca lo trovò tenente colonnello, addetto; al comando della 2ª armata. Nel 1916, colonnello capo di Stato maggiore del VI corpo d'armata, chiese ed ottenne di esser posto al comando d'una colonna di fanteria, con la quale, il 6 agosto, procedette alla rapida conquista del monte Sabotino, saldo pilastro della piazzaforte goriziana, conquista ch'egli aveva già accuratamente preparata. Iniziò così la serie delle sue promozioni per merito di guerra, ben sette, che lo condussero in breve ai più alti gradi della gerarchia militare. Tappe della vittoriosa ascesa: il Vodice, Monte Santo, il Piave, Vittorio Veneto. Dopo la ritirata del novembre '17, il generale Badoglio dal comando del XXVII corpo d'armata fu chiamato alla carica di sottocapo di Stato maggiore dell'esercito, a fianco del generale Diaz, del quale fu il più efficace collaboratore nell'ardua opera della ricostruzione materiale e morale dell'esercito. Nelle progettate operazioni per l'invasione della Germania attraverso l'Austria dopo il 4 novembre 1918, il B. doveva assumere il comando in capo dell'esercito destinato a quell'impresa, e composto in gran parte di unità italiane, rinforzate da elementi alleati. Dopo la vittoria finale, fu anzitutto a capo della nostra commissione d'armistizio, e più tardi commissario straordinario nella Venezia Giulia (settembre-novembre '19). Capo di Stato maggiore dell'esercito (novembre 1919-1921), inviato straordinario in Romania e nell'America del Nord (1921), ambasciatore nel Brasile (1924-1925), nuovamente capo di Stato maggiore dell'esercito e quindi capo di Stato maggiore generale, attualmente governatore della Libia dal 18 dicembre 1928. Nel giugno 1926 fu nominato maresciallo d'Italia. Nel gennaio del 1929 fu creato marchese del Sabotino, in ricordo della magnifica conquista. Nel dicembre del 1929 gli fu concessa la suprema onorificenza cavalleresca italiana, il collare della SS. Annunziata. È senatore del regno dal febbraio 1919.

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