PIETRO da Castelletto

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 83 (2015)

PIETRO da Castelletto

Elena Necchi

PIETRO da Castelletto. – Frate agostiniano e maestro di teologia a Pavia, nacque intorno agli anni Sessanta del Trecento probabilmente a Castelletto Po, ora frazione del comune di Castelletto di Branduzzo in provincia di Pavia (Malanca, 2009, pp. 46 s.).

Conseguito il dottorato fra il 1398 e il 1399, entrò nel Collegio teologico pavese (Robolini, 18362, p. 81). Il 1° giugno 1403 intraprese l’insegnamento presso lo Studium, e un ordine ducale dell’11 settembre 1403 gli assicurò la corresponsione dell’onorario, in virtù della possibilità di garantire la continuità dell’insegnamento. Assurto a chiara fama per le provate capacità didattiche, il 28 gennaio 1404, in qualità di priore di S. Pietro in Ciel d’Oro e professore, fu tra i promotori della delibera con la quale le facoltà degli Artisti e dei Medici di Pavia, scelto come patrono sant’Agostino, decisero che ogni anno, nel giorno della sua festa, una pubblica offerta venisse recata in processione davanti alla tomba situata proprio in S. Pietro in Ciel d’Oro. La docenza durò sicuramente fino al 1404, quando, a partire dal 6 novembre, venne inspiegabilmente sostituito dal domenicano Bartolomeo Caccia.

Nel 1402 il frate agostiniano compose un sermone funebre in onore di Gian Galeazzo Visconti, recitato presso il Palazzo ducale di Milano il 20 ottobre in assenza della salma del defunto, sepolto dapprima a S. Pietro di Viboldone per poi essere traslato prima a S. Pietro in Ciel d’Oro, quindi, definitivamente, presso la Certosa di Pavia il 1° marzo 1474. Del compianto per il duca esistono altre tre testimonianze coeve: l’anonimo Ordo funebre di Gian Galeazzo, la Historia del milanese Andrea Biglia, pure frate agostiniano, e I funerali di Gian Galeazzo del senese Pietro canterino. La miniatura della lettera iniziale del manoscritto Parigino latino 5888 (f. 1r), uno dei numerosi codici superstiti dell’orazione di Pietro da Castelletto (Kristeller,1963, pp. 202, 294, 306, 328, 352, 354, 361; Id., 1983, p. 538; Gargan, 1998, pp. 36 s., 79; Repertorium fontium, 2002, p. 126), confezionato presso l’importante scriptorium di San Pietro in Ciel d’Oro (Moly, 2004, p. 865) e illustrato nel 1403 da Michelino da Besozzo per ordine di Caterina Visconti, rappresenta l’autore, vestito con l’abito nero dell’ordine agostiniano, nell’atto di recitare l’orazione davanti ai confratelli affranti per il triste evento. Nel compianto il ritratto ideale del duca, ricordato per le committenze architettoniche a Pavia e Milano, appare intessuto di citazioni classiche tratte da Cicerone, Virgilio, Seneca e Valerio Massimo, ma troviamo anche le Sacre Scritture, Agostino d’Ippona e i vv. 98-101 dell’egloga Argo del Bucolicum Carmen di Francesco Petrarca, composta dopo la morte di Roberto d’Angiò, con l’attribuzione a Gian Galeazzo delle stesse virtù che il predecessore aveva riconosciuto nel re di Napoli (Gargan, 2007, pp. 189-191 e n. 83). Un’altra opera legata alla celebrazione di Gian Galeazzo è la genealogia viscontea, ancora inedita, portata a termine il 26 gennaio 1403, la quale amplia le notizie già presenti nel sermone funebre sulle leggendarie origini dei Visconti da Enea (Majocchi, 2008, pp. 166-187,197 s.; Malanca, 2009, p. 51).

A cavallo fra Tre e Quattrocento Pietro da Castelletto compose anche una biografia di Francesco Petrarca, con il quale dichiarò di avere intrattenuto stretti legami. Pubblicata da Domenico Rossetti nel 1828 e riproposta da Angelo Solerti nel 1904 senza sostanziali modifiche (Solerti, 1904, pp. 298-272), è stata ripubblicata nel 2009 da Alessandra Malanca (Malanca, 2009, pp. 81-92). Quanto all’affermata familiarità con il Petrarca, è difficile pronunciarsi circa un’effettiva conoscenza, risalente alla giovinezza di Pietro da Castelletto, o, come sembra più probabile, alla fama goduta a Pavia dal poeta, il quale vi soggiornò per lunghi periodi, in un’abitazione non lontana dal castello fatto erigere da Galeazzo II Visconti fra il 1360 e il 1365. Nella Senile V, 1 all’amico Boccaccio del 17 dicembre 1365 il Petrarca esaltò la città da lui prediletta come luogo ameno e ricco di vestigia dell’antichità, indicando fra i massimi monumenti il palazzo dei Visconti, appena ultimato, e la basilica di S. Pietro in Ciel d’Oro, custode dei sepolcri di Agostino, Severino Boezio e Liutprando, proprio la dimora del maestro e teologo pavese suo estimatore (Gargan, 2007, pp. 166-170). A Pietro da Castelletto viene attribuita anche un’egloga per Francesco Sforza, che consente di prolungarne l’attività oltre il 1404, quando si perdono le sue tracce nelle fonti documentarie (Negruzzo, 2012, p. 622, n. 56).

Sfuggono per ora altre notizie biografiche sul teologo e maestro agostiniano, che dunque morì in data imprecisata (Billanovich, 1974a, p. 38, n. 1).

Fonti e Bibl.: Ordo qui tentus fuit pro obsequio et associatione funeris quondam recolendae memoriae illustrissimi principis et excellentissimi domini D. Iohannis Galeaz Vicecomitis ducis Mediolani etc., in RIS, XVI, Mediolani 1730, col. 1036; Sermo factus et recitatus per magistrum Petrum de Castelleto ordinis Eremitarum Sancti Augustini in exequiis quondam illustrissimi Domini ducis Mediolani…, ibid., coll. 1038-1050; F. Andrea de Billiis Rerum Mediolanensium Historiae, in RIS, XIX, Mediolani 1731, col. 11; D. Rossetti, Petrarca, Giulio Celso e Boccaccio. Illustrazione bibliologica delle Vite degli uomini illustri del primo, di Cajo Giulio Cesare attribuita al secondo, e del Petrarca scritta dal terzo, Trieste 1928, pp. 337-350; G. Robolini, Notizie appartenenti alla storia della sua patria, V, Pavia 18362, pp. 81 e nota 1, 116, 199 s., 258; C. Magenta, I Visconti e gli Sforza nel Castello di Pavia e loro attinenze con la Certosa e la storia cittadina, I, Napoli-Milano-Pisa 1883, pp. 205 s. e n. 2; A. Solerti, Le vite di Dante, Petrarca e Boccaccio scritte fino al secolo decimosettimo, Milano 1904, pp. 265-272; A. Maiocchi, Codice diplomatico dell’Università di Pavia, I (1361-1400), Pavia 1905, p. 125, n. 456, II /1 (1401-1440), Pavia 1913, p. 34, n. 49, p. 38, n. 57, p. 40, n. 58, p. 41, n. 60, pp. 43 s., n. 66, p. 58, n. 90, p. 62, n. 97, p. 67, n. 109, p. 71, n. 117; R. Maiocchi - N. Casacca, Codex diplomaticus ordinis Eremitarum Sancti Augustini Papiae, Papiae 1906, pp. VI s., n. 3, 2, n. CXXXV, 9 s., n. CXXXVIII, 13 s., n. CXL, 26, n. CXLVII-CXLIX; G. Billanovich, Gli inizi della fortuna di Francesco Petrarca, Roma 1947a, pp. 37 s. e n. 1; Id., Petrarca letterato. I. Lo scrittoio del Petrarca, Roma 1947b, p. 78 n. 1; P.O. Kristeller, Iter Italicum, I, Agrigento to Novara, London-Leiden 1963, pp. 202, 294, 306, 328, 352, 354, 361; Id., Iter Italicum, III/1, Alia Itinera (Australia to Germania), London-Leiden 1983, p. 538; A. Cerri, Gian Galeazzo Visconti e i frammenti di un suo libro devozionale: considerazioni storico-psicologiche. Una polemica del tardo Ottocento, in Bollettino della Società pavese di storia patria, LXXXIV (1984), pp. 214 s.; C. Bianca, Nascita del mito dell’umanista nei componimenti in morte del Petrarca, in Il Petrarca e le origini dell’Umanesimo. Atti del Convegno internazionale (Firenze... 1991), in Quaderni petrarcheschi, IX-X (1992-1993), pp. 297 s. e nn. 27-28; Bullarium ordinis Sancti Augustini Regesta, a cura di C. Alonso, II, Romae 1997, p. 138, n. 403, p. 139, n. 407; L. Gargan, L’antica biblioteca della Certosa di Pavia, Roma 1998, pp. 36 s., 78; Repertorium fontium historiae Medii Aevi, IX, 1-2, Romae 2002, p. 126; F. Moly, Pietro da Pavia, in Dizionario biografico dei miniatori italiani. Secoli IX-XVI, a cura di M. Bollati, introduzione di M. Boskovits, Milano 2004, p. 865; P. Casati Migliorini, La ceramica araldica del corredo funebre di Gian Galeazzo Visconti, in Bollettino della Società pavese di storia patria, CVII (2007), pp. 145 s.; L. Gargan, La cultura umanistica a Pavia in età viscontea, ibid., pp. 159 s.; P. Majocchi, Pavia città regia. Storia e memoria di una capitale medievale, Roma 2008, pp. 166 s., 197 s.; A. Malanca, La Vita del Petrarca di Pietro da Castelletto, in Quaderni petrarcheschi, XXII (2009), pp. 43-91; M. Zaggia, Linee per una storia della cultura in Lombardia, in Le strade di Ercole. Itinerari umanistici e altri percorsi. Seminario internazionale per i centenari di Coluccio Salutati e Lorenzo Valla (Bergamo... 2007), a cura di L.C. Rossi, Firenze 2010, p. 83; V. Da Gai, Molinari, Michele dei (Michelino da Besozzo), in Dizionario biografico degli Italiani, LXXV, Roma 2011, pp. 388 s.; S. Negruzzo, La Facultas Theologiae, in Almum Studium Papiense. Storia dell’Università di Pavia, I, Dalle origini all’età spagnola, a cura di D. Mantovani, Milano 2012, p. 622 e n. 56; B. Pagliarini, Pietro da Siena: un canterino a servizio della Repubblica, in Studi di erudizione filologica, I (2012), pp. 18 s.

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