Pinza

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(o pinze) Utensile formato da due leve d’acciaio, unite a cerniera cosicché le parti più lunghe (talvolta rivestite di materiale isolante) servono per impugnare l’utensile mentre quelle più corte, o mascelle (dette anche punte o becchi), diversamente sagomate secondo l’uso cui l’utensile è destinato, servono per afferrare, serrare o tagliare.

fig. A

Le p. sono in genere classificate in base all’uso o alla forma delle punte: p. universali (fig. A), utilizzate per serrare piccoli tubi e afferrare fili grazie a una superficie di presa zigrinata, troncare fili con una piccola cesoia e i taglienti laterali; p. a punte mezzotonde (fig. B); a punte mezzotonde piegate a 45° (fig. C), a punte tonde ecc.; a punte piatte (fig. D); p. per anelli elastici interni; p. per anelli elastici stringitubo; p. regolabili (fig. E), usate soprattutto per serrare tubi di diverso diametro, tra le quali vanno ricordate le p. autobloccanti che permettono di mantenere le mascelle nella posizione desiderata senza esercitare pressione sull’impugnatura. Speciali tipi sono utilizzati per dadi di rubinetti, per allargare tubi di piombo (p. allargatubi), per tagliare e asportare il rivestimento di cavetti elettrici (p. spellafili), per serrare i capicorda dei fili elettrici, per applicare e togliere i piombi per l’equilibramento delle ruote per autoveicoli.

Tipi particolari di p. sono di specifico impiego in alcune tecniche e attività. In particolare in medicina e chirurgia, nella forma più semplice, le p. sono costituite da due laminette elastiche di acciaio, saldate a un’estremità e alquanto divaricate all’altra. Le estremità libere possono essere munite, nelle pagina interna, di piccoli solchi trasversali (p. anatomiche) o di minuti denti a reciproco incastro (p. a denti di topo). Possono essere di varia grandezza e servono per afferrare lembi di tessuto o parti di organi nel corso di dissezioni anatomiche o di interventi chirurgici. Sempre in chirurgia e nelle specialità chirurgiche, per l’emostasi temporanea, per afferrare organi o per usi particolari (apertura di ascessi tonsillari, prelevamento di frammenti di tessuto ecc.), si usano numerosissimi tipi di p. cernierate con blocco a dentiera e con mascelle, o prese, conformate nel modo più vario (piatte, scanalate, ad anello, a uncini eventualmente multipli): di solito prendono nome da chi ne ha proposto l’uso per primo.

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