PIOMBO

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

PIOMBO (XXVII, p. 336; App. II, 11, p. 552)

Stefano La Colla

La produzione mondiale di p. è andata progressivamente espandendosi dal 1948 al 1957 e in tale anno oltrepassava í 2 milioni di t, nonostante che in alcuni dei maggiori paesi produttori si fossero registrati dei regressi. In particolare negli S. U. A., in Canada e nel Messico la produzione si è contratta, mentre si è sviluppata in Australia, nel Perù e nel Marocco. In Iugoslavia la situazione è rimasta pressoché stazionaria sin dal 1953.

Per contro il consumo ha avuto un andamento irregolare: al forte aumento registrato fra il 1953 e il 1955 - superiore anche a quello verificatosi nei sei anni precedenti - successe una contrazione che dal 1956 si protrasse sino al 1958. All'inizio del 1954 la domanda europea era in piena ripresa, mentre quella americana risentiva ancora della recessione e le scorte, valutate negli S.U.A. a circa 105.000 t, gravavano sul mercato. La situazione incominciò a migliorare allorché nel secondo semestre del 1954 si iniziò l'attuazione della politica di acquisti - già annunciata nel marzo precedente -perseguita dal governo americano con lo scopo di proteggere e sostenere la produzione nazionale di p. senza introdurre un aumento dei dazî all'importazione, come era stato richiesto dalla Commissione per le tariffe doganali. Questo programma di accantonamento per le riserve strategiche comprendeva l'acquisto di 200.000 t di p. da effettuarsi entro il 30 giugno 1955. Alla fine del 1954 l'eccedenza del mercato americano era stata interamente assorbita e il 1955 trovava il mercato del p. rafforzato e i prezzi sostenuti. La tendenza al rialzo che si è riscontrata anche nei primi mesi del 1956 non è stata irregolare, ma di misura relativamente modesta e basata più sulla normale domanda industriale negli S.U.A. e in Europa che sugli acquisti per le riserve strategiche americane, le quali, tuttavia, pur ridotte, rivestivano ancora un carattere di garanzia contro il formarsi di eccedenze e il possibile ridursi della produzione ad elevato costo negli Stati Uniti. Nell'aprile del 1957 il governo americano annunciò poi contemporaneamente un eventuale aumento delle tariffe doganali all'importazione e la sospensione degli acquisti per le riserve strategiche. In realtà anche in tale anno si sono avuti degli acquisti per le scorte governative, ma in misura così ridotta che non hanno più esercitato alcuna influenza sul mercato. Nel corso del 1957 i prezzi del piombo si sono ridotti del 37%.

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