PIRRONISMO

Enciclopedia Italiana (1935)

PIRRONISMO

Guido Calogero

. Propriamente, questo termine designa la forma originaria che allo scetticismo fu data dal suo stesso fondatore, Pirrone (v.) di Elide. In senso lato, è equivalente al termine di scetticismo, nella sua accezione più generale. Questa estensione di significato ha il suo fondamento nello sviluppo interno dell'antica tradizione scettica.

Quando, nel secondo periodo storico di tale tradizione, lo scetticismo prende stanza nell'Accademia platonica, le dottrine probabilistiche di Arcesilao di Pitane e di Carneade presentano un aspetto conciliatorio, che può apparire allontanamento dall'originario rigorismo scettico. Di conseguenza, come l'ultima stoa torna dall'eclettismo della stoa media alle fonti della prima stoa e del cinismo, così l'ultimo scetticismo (di Enesidemo, Agrippa, Sesto Empirico) risale alle origini della sua tradizione speculativa, riconnettendo le proprie vedute al vecchio nome di Pirrone. La filosofia seettica assume in tal modo il nome di "pirroniana": Enesidemo scrive otto libri di Πυρρώνειοι λόγοι ("Discorsi pirroniani"), Favorino una raccolta di Πυρρώνειοι τρόποι ("Argomenti pirroniani") e Sesto Empirico compendia le dottrine scettiche in quelle Πυρρώνειοι ὑποτυπώσεις ("Lineamenti di pirronismo"), le quali, superstiti, rappresentano la prima base della conoscenza che, nel Rinascimento, il pensiero moderno acquista della filosofia scettica. Di qui l'uso dei termini "pirroniano" e "pirronismo" come equivalenti a "scettico" e "scetticismo", frequente in particolar modo nei secoli XVII e XVIII. Per la tradizione moderna del "pirronismo" v. quindi scetticismo.