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Plinio il Vecchio

di Gianfranco Mosconi - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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Plinio il Vecchio

Gianfranco Mosconi

Il grande osservatore della natura nel mondo antico

Plinio il Vecchio, scrittore latino vissuto nel 1° secolo d.C., è autore della Storia naturale, un’imponente enciclopedia delle scienze naturali, unico esempio di tal genere nella letteratura latina, giuntoci completo: quest’opera è una miniera ricchissima di dati, tanto da essere stata la base della cultura scientifica dell’età medievale

Vita e opere di un uomo pieno di interessi

Gaio Plinio Secondo – detto Plinio il Vecchio per distinguerlo dal nipote e figlio adottivo Plinio il Giovane – nacque a Como nel 23 o 24 d.C. Fece carriera nell’esercito, presso le armate del Reno, al confine fra Gallia e Germania: in questo periodo scrisse un’opera sulle tecniche di combattimento a cavallo, De iaculatione equestri («Il lancio del giavellotto a cavallo»), e una storia delle guerre fra Romani e Germani, Bella Germaniae («Le guerre di Germania»). Scrisse anche la biografia del suo amico e protettore Pomponio Secondo, generale e scrittore di tragedie.

Tornato a Roma, si dedicò a studi di retorica e grammatica, con opere ormai perdute. Perduta è anche una grande opera storica sul periodo fra il 50 e il 70 (A fine Aufidii Bassi «A partire da dove ha finito Aufidio Basso», in 31 libri), continuazione, come dichiara il titolo, della storia dell’Impero scritta da Aufidio Basso.

La morte di un instancabile osservatore dei fenomeni naturali

Già questo elenco delle sue opere mostra la vastità dei suoi interessi culturali: essa si manifesta al massimo grado nella grande enciclopedia che scrisse nell’ultima parte della sua vita, quando divenne comandante della flotta imperiale in Campania, a Miseno.

Quest’uomo, così curioso della natura, morì appunto per la sua sete di conoscenza della natura: come racconta Plinio il Giovane in una sua lettera, il 24 agosto del 79, durante la catastrofica eruzione del Vesuvio che seppellì Pompei e altre città, accorse per osservare più da vicino il fenomeno; si avvicinò poi alla zona dell’eruzione nel tentativo di soccorrere la popolazione di Stabia, ma qui, il giorno dopo, morì sulla spiaggia, soffocato dalla cenere eruttata dal vulcano.

La scienza della natura

La sua opera più importante – l’unica giuntaci completa – è la Storia naturale, in 37 libri, pubblicata nel 77 o 78 dopo anni di studio. Le informazioni in essa contenute derivano dalla lettura di ben 2.000 volumi di 100 autori diversi, elencati diligentemente nel primo libro, in cui è presentato anche l’indice dell’opera.

Dopo il primo libro – che contiene anche una prefazione con dedica a Tito, futuro imperatore – la Storia naturale affronta tutti i settori delle scienze naturali noti all’epoca: la struttura del cosmo e la geografia fisica della Terra (libro II); la descrizione geografica delle terre conosciute (libri III-VI); origini, caratteristiche e comportamenti dell’uomo (libro VII); il regno animale (libri VIII-XI) e quello vegetale (libri XII-XIX).

La seconda parte dell’opera è dedicata alla medicina (libri XX-XXXII: ampio spazio viene dato agli usi medicinali di numerose sostanze animali e vegetali). L’uso medicinale di minerali e metalli costituisce il legame con i libri successivi (XXXIII-XXXVII), che appunto trattano dei metalli e dei minerali. Questi libri sono importanti anche per le numerose notizie sulla storia dell’arte antica che forniscono agli studiosi moderni: la connessione è costituita dal fatto che pittori, scultori e architetti utilizzano minerali e metalli di vario genere, di cui gli artisti devono conoscere le diverse proprietà.

Pregi e difetti di un’opera fondamentale

Inevitabilmente, una tale ricchezza di argomenti conduce Plinio ad affrontare molti temi in modo superficiale o confuso (lo stile sciatto è uno dei difetti principali della Storia naturale); spesso l’autore si limita a riferire nozioni e teorie altrui, presentate senza alcuno spirito critico, accumulando notizie su notizie, tratte non solo da opere affidabili e scientificamente fondate ma anche da testi indubbiamente poco attendibili.

Nonostante tutti questi limiti, Plinio mostra di essere animato da un genuino amore per il sapere e dalla sincera volontà di trasmettere e conservare la conoscenza. La sua opera, letta e studiata con passione nei secoli successivi, resta un documento fondamentale delle conoscenze scientifiche dell’antichità.

Vedi anche
arte In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere un’attività umana in vista di determinati risultati.  ● Il concetto di arte come tèchne, complesso ... Eufrànore Eufrànore (gr. Εὐϕράνωρ, lat. Euphranor -ŏris). - Pittore, scultore, bronzista, toreuta, per alcuni nativo di Istmia, presso Corinto, per altri di Atene (circa 390-320 a. C.); svolse la sua attività principalmente ad Atene. Secondo il giudizio riportato da Plinio fu artista versatile e laborioso, sempre ... Timante (gr. Τιμάνϑης, lat. Timanthes). - Pittore greco (sec. 5º - 4º a. C.); suo capolavoro, molto celebre nella tradizione letteraria romana, era il Sacrificio di Ifigenia, in cui si ammirava la gradazione nella rappresentazione delle passioni e il crescendo del dolore fra i protagonisti, fino a quello culminante ... Taurisco di Tralle Scultore greco (di età incerta tra metà sec. 2º e sec. 1º a. C.), fratello di Apollonio, figlio di Artemidoro di Tralle, adottato da un Menecrate. Plinio il Vecchio gli attribuisce erme in figure di Eroti, e ascrive ai due fratelli il gruppo del supplizio di Dirce, a noi noto attraverso la replica romana ...
Indice
  • 1 Vita e opere di un uomo pieno di interessi
  • 2 La morte di un instancabile osservatore dei fenomeni naturali
  • 3 La scienza della natura
  • 4 Pregi e difetti di un’opera fondamentale
Categorie
  • BIOGRAFIE in Letteratura
Tag
  • LETTERATURA LATINA
  • PLINIO IL GIOVANE
  • AUFIDIO BASSO
  • CAMPANIA
  • RETORICA
Altri risultati per Plinio il Vecchio
  • Plinio il Vecchio
    Dizionario di Storia (2011)
    Scrittore latino (Como 23-Stabia 79). Venuto a Roma giovanissimo, ricoprì cariche civili e militari. Al momento dell’eruzione del Vesuvio, era a capo della flotta stanziata al Capo Miseno; non volle abbandonare il suo posto, e morì soffocato dalle esalazioni del vulcano. Scrisse tra le altre cose una ...
  • Plìnio il Vecchio
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    Scrittore latino (Como 23 d. C. - Stabia 79); venuto a Roma giovanissimo, ricoprì cariche civili e militari; ebbe sempre un'insaziabile curiosità di leggere e prendere appunti, come racconta con ammirazione il nipote P. il Giovane in una lettera (III, 5) fondamentale per la biografia dello zio. Al momento ...
  • Plinio il Vecchio
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    (C. Plinio Secondo) Giorgio Brugnoli Poligrafo e uomo politico romano (Como 23 - Stabia 79 d.C.). Oltre a opere di storia e di varia erudizione, tutte perdute prima del Tardo-antico, fu l'autore della Naturalis Historia, una vasta enciclopedia in 37 libri che rappresenta una silloge preziosa del sapere ...
  • PLINIO il Vecchio
    Enciclopedia Italiana (1935)
    Francesco ARNALDI C. Plinius Secundus, o, come più comunemente si dice, per distinguerlo dal nipote, P. il Vecchio, nacque a Como (Novum Comum) tra il 23 e il 24 d. C. Giunse giovanissimo a Roma, dove subì il fascino e l'influsso di P. Pomponio Secondo, condottiero fortunato e tragediografo insigne. ...
Vocabolario
vècchio
vecchio vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
pliniano
pliniano agg. [dal lat. Plinianus, der. di Plinius «Plinio»]. – 1. Di Plinio, con riferimento sia a Plinio il Vecchio, naturalista e scrittore latino (23-79 d. C.), sia a Plinio il Giovane, nipote del precedente, scrittore e uomo politico (61-62...
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