POMERELIA e PRUSSIA

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1998)

POMERELIA e PRUSSIA

A. Grzybkowski

Regioni storiche dell'Europa centro-orientale, oggi per la maggior parte comprese nella Polonia.P. o Pomerania parva venne chiamata la parte orientale della Pomerania (ted. Pommern; polacco Pomorze) quando, all'inizio del sec. 12°, fu divisa amministrativamente in due territori, la Pomerania occidentale (v. Meclemburgo-Pomerania Occidentale) e appunto la P. (ted. Pommerellen), che dal 1308 fu occupata dall'Ordine dei Cavalieri Teutonici e unita alla Prussia, conquistata a sua volta dallo stesso Ordine a partire dal secondo quarto del 13° secolo.La P. si estendeva dunque lungo la fascia costiera del mar Baltico, fra i territori della Pomerania Occidentale e il basso corso della Vistola, mentre a S il confine era segnato dal fiume Noteć. Occupava la maggiore parte dell'od. voivodato di Danzica e parti dei voivodati di Bydgoszcz e Słupsk e, dal punto di vista geografico, tutta la parte orientale del litorale pomerano, che si estende dal basso corso dell'Oder a quello della Vistola, comprendendo il litorale della Casciubia e l'area del delta della Vistola.Dopo l'epoca delle grandi Migrazioni dei popoli si erano insediate nella zona le tribù slavo-occidentali dei Pomerani. Negli anni sessanta del sec. 10° la P. venne incorporata da Mieszko I (ca. 963-992) al ducato polacco di Gniezno, ma questa unione fu poco stabile; infatti intorno alla metà del sec. 11° la P. si rese indipendente, per essere tuttavia di nuovo assoggettata alla Polonia verso il 1119. Con la suddivisione dello Stato polacco in principati dopo il 1138, la regione fu dapprima sottoposta al duca senior; successivamente, nella seconda metà del sec. 12°, si trasformò in ducato regionale con un'amministrazione autonoma e una propria dinastia, i cui primi esponenti, Sambor I e Mściwój I, riconoscevano nominalmente, però, l'autorità dei duchi polacchi. Resasi indipendente nel 1227, sotto il governo di Światopełk (1220-1266) la regione conobbe un notevole sviluppo economico, connesso con l'importanza rivestita dal punto di vista commerciale dalla Vistola, lungo il corso della quale la stessa città di Danzica e i centri di Tczew e Świecie costituivano altrettanti scali intermedi del traffico fra la Polonia e le città anseatiche. Annessa nuovamente alla Polonia a partire dal 1294, nel 1308 la P. venne occupata dall'Ordine dei Cavalieri Teutonici, che nel 1309 estese il proprio dominio anche ai territori della Pomerania Occidentale.La regione storica della Prussia (ted. Preussen), posta fra il basso corso della Vistola e quello del Neman (in Russia) ed estesa dal Baltico fino alla Masovia, comprende gli od. voivodati di Elbla̢g, Toruń, Olsztyn, Suwałki, la parte settentrionale dei voivodati di Ciechanów e Ostrołeka, nonché la regione di Königsberg (polacco Królewiec; od. Kaliningrad), oggi appartenente alla Russia.Geograficamente è questa la zona dei laghi Masuri, già in antico abitata dalla popolazione baltica dei Prussi, affini ai Lettoni e ai Lituani, e divisa alla fine del sec. 12° in nove territori pertinenti ad altrettante tribù. Inefficaci tentativi di cristianizzazione erano stati intrapresi dalla Polonia alla fine del sec. 10° (missione di s. Adalberto nel 997). Nel 1226 il duca Corrado I di Masovia chiese aiuto, nella lotta contro i Prussi, ai Cavalieri Teutonici cedendo loro in cambio la Terra di Chełmno (Kulmerland). La conquista e la forzata cristianizzazione della regione, iniziate dall'Ordine nel 1233 con l'aiuto dei cavalieri e delle città dell'Europa occidentale - principalmente tedesche - e condotte a termine nel 1283 con la costrizione alla sudditanza della maggior parte della popolazione, furono sanzionate dall'impero e dal papato. Con la conquista della P., il nome di Prussia venne esteso anche ai territori intorno a Danzica; nel 1309 a residenza e capitale dell'Ordine Teutonico fu eletto il centro di Malbork. A partire da quest'epoca ebbe inizio un'intensa azione di colonizzazione da parte sia dell'elemento contadino tedesco sia del più influente ceto borghese, dapprima proveniente dalle città dell'impero ma successivamente anche dalla Masovia, e si sviluppò un fiorente commercio via mare - esteso dalla Nova Marchia all'Estonia - al quale presero parte le città di Danzica, Toruń, Elbla̢g, Królewiec (Königsberg), che avevano aderito alla Lega anseatica.Caratterizzate da un impianto geometrico regolare, le città di nuova fondazione dello Stato teutonico, a partire dalla stessa Chełmno (v.) - fondata nel 1251 su tracciato a scacchiera -, erano dotate dal punto di vista giuridico di speciali diritti, esemplati sullo statuto di Magdeburgo, in base al quale, del resto, erano organizzate anche le città delle regioni settentrionali della Polonia. Per quanto concerne le città portuali come Danzica ed Elbla̢g, modellate sul diritto di Lubecca, l'impianto urbanistico adottato fu quello c.d. a pettine, con una serie di strade perpendicolari al litorale, la principale delle quali ampliata a formare una sorta di lunga piazza del mercato.Sia la P. sia la Prussia costituiscono, dal punto di vista dell'architettura, parte integrante dell'ampia fascia di edilizia in mattoni che nel Medioevo caratterizzò i territori posti lungo il bassopiano europeo. Fra le più antiche costruzioni in laterizio è la chiesa dei Cistercensi a Oliva, risalente al secondo quarto del sec. 13°: una basilica romanico-gotica con transetto, eretta al posto di una chiesa di poco precedente, con sistema alternato e copertura di volte a crociera costolonate. La costruzione dell'altra chiesa dell'Ordine, quella di Pelplin, fu iniziata nell'ultimo quarto del sec. 13°, epoca in cui, grazie al patronato dell'Ordine teutonico, le forme più intense di urbanizzazione e sviluppo edilizio, favorite dal fenomeno della colonizzazione e dalla creazione delle parrocchie, si registrarono soprattutto nella Terra di Chełmno.Legata al fenomeno della fondazione dei nuovi centri fu la diffusione dell'architettura mendicante, che inizialmente trovò frequente espressione in edifici con corpo asimmetrico a due navate e ampio coro allungato; fra le prime chiese erette dall'Ordine domenicano si ricordano quelle di Danzica, Elbla̢g, Toruń, Chełmno, successivamente ampliate o ricostruite.In generale, i più antichi edifici religiosi adottarono le soluzioni spaziali più varie, attingendo a fonti diverse, e spesso anche lontane, proprie delle regioni tedesche dell'impero, ma soprattutto delle città anseatiche del bassopiano europeo: sia nel caso dell'antica cattedrale di Chełmża sia in quello della chiesa parrocchiale di Toruń, gli impianti si ispirarono, per es., al modello di chiese 'a sala' della Vestfalia.Il carattere militare dello Stato teutonico si manifestò attraverso le numerosissime cittadelle fortificate erette dall'Ordine: già prima dell'inizio del sec. 15° se ne contavano ca. duecentosessanta. Negli anni settanta e ottanta del sec. 13°, da un tipo d'impianto libero e adattato alle caratteristiche del terreno si era passati al tipo, poi divenuto dominante, a pianta rettangolare, con quattro ali disposte intorno a una corte interna, talvolta con gallerie a mo' di chiostro, e fino alla metà del sec. 14° dotate di torre-battifredo su un angolo. La natura a un tempo di presidi militari e insediamenti monastici trovava espressione nella cappella e negli ambienti del refettorio e della sala capitolare, eretti al primo piano (Malbork, Gniew, Radzyń Chełmiński). Le severe facciate in laterizio nascondevano interni riccamente decorati, coperti da articolate volte a stella, realizzate secondo moduli importati dall'Inghilterra, ma che già a partire dal primo quarto del sec. 14° erano state sperimentate, spesso a opera delle stesse maestranze, nella sala capitolare e nel coro della chiesa dell'abbazia di Pelplin (1330 ca.) o a Toruń. In alcuni casi, le volte a stella vennero elevate su un sistema, del tutto nuovo e pionieristico per queste regioni dell'Europa, a tre sostegni, come nelle sale della corte superiore e di quella mediana del castello di Malbork, del 1320-1344 ca. - coperte da raffinate volte a stella su tre pilastri, a unificare lo spazio bipartito degli ambienti -, nelle quali l'architettura dei castelli eretti dall'Ordine raggiunse il culmine. Al di fuori di tale tradizione architettonica si pose invece, sempre a Malbork, la mole del palazzo del Gran Maestro, ampliato fra il 1382 e il 1399: una costruzione a torre di quattro piani, sul modello francese di palazzo principesco (Clasen, 1927), ma con prospetti dai ricchi e articolati motivi decorativi, elaborati originalmente. La complicata volta a stella dei suoi due refettori è caratterizzata da un tipo di nervatura anch'esso di matrice inglese, il leading rib, ma non mancano, fra gli altri, elementi d'influsso boemo.Nella seconda metà del sec. 14° a Toruń, Elbla̢g e Danzica, sul patronato artistico dell'Ordine crociato s'imposero le committenze dei ceti borghesi. Come modello di chiesa parrocchiale urbana venne adottato il tipo a capannone, con tre navate, presbiterio rettangolare e facciata occidentale a due torri (Chełmża, Chełmno, Brodnica). Ma, soprattutto in P., cominciarono gradualmente ad affermarsi, divenendo in seguito la tipologia dominante, anche corti corpi di fabbrica a Hallenkirche, con torre occidentale (Puck). Un altro tipo di chiesa - dal corpo allungato e senza presbiterio - divenne, dalla seconda metà del sec. 14°, elemento caratteristico del paesaggio architettonico della Warmja, con edifici quali quelli, pressoché identici, di Frombork, Braniewo, Lidzbark Warmiński, Reszel, Dobre Miasto, che si richiamano assai da vicino alle chiese prive di coro della Pomerania Occidentale. Del resto, dalla Pomerania Occidentale, e più in generale dalle città tedesche, furono mutuati sia l'impianto della chiesa di Pelplin - la più imponente fra gli edifici a pianta basilicale, dove, in virtù del prolungamento dei pilastri fino alla volta mediante una modanatura poligonale, si raggiunse quasi l'effetto di una struttura 'a sala' - sia quello della chiesa della Beata Vergine Maria a Danzica (1343-1360) e di alcuni edifici minori a Nowy Staw, Starogard Gdański e Orneta. Nella veste assunta a partire dalla fine del sec. 14°, la citata chiesa della Beata Vergine Maria di Danzica divenne un edificio chiave nella tradizione architettonica tardogotica della regione, presentando per l'epoca caratteri del tutto nuovi, come il coro a pianta centrale su cui s'innesta l'impianto 'a sala' del corpo longitudinale, fiancheggiato da cappelle aperte fra contrafforti interni, o la massa parietale concepita esternamente quale volume compatto dai prospetti completamente lisci, secondo moduli che avevano trovato una prima formulazione nell'impianto longitudinale della chiesa dei Francescani a Toruń, del terzo quarto del 14° secolo.Per quanto concerne la scultura, la mancanza di marmi e materiale lapideo adatto alla lavorazione fece sì che, soprattutto nel corso del sec. 14°, nell'ambito della plastica architettonica si sviluppassero le tecniche in laterizio e ceramiche. Fra le opere più antiche vanno citati la decorazione e l'arredo interno di castelli come Bierzgłowo (sec. 13°-14°) e Toruń (chiavi di volta). Il magnifico portale (Złota Brama) della cappella superiore del castello di Malbork, del 1290 ca., si richiama con il suo programma alla plastica delle cattedrali, ma dal punto di vista artistico sono evidenti i legami con l'ambiente sassone-turingio. Il complesso conservato all'interno, con Cristo, gli apostoli, alcuni santi e le due figure dell'Ecclesia e della Sinagoga, venne realizzato prima del 1344 a opera di scultori formatisi in Assia. Nei portali del piano inferiore, risalenti al 1340 ca., i rilievi raffigurano il tema mariano e la leggenda della santa Croce.All'ambito della scultura altorenana si richiamano le statue di apostoli della chiesa parrocchiale di Chełmno. Del resto, tutte le opere qui considerate, come anche l'arredo della cattedrale di Królewiec, proprio per quanto riguarda la dimensione e la complessità dei programmi, non trovavano alcun termine di paragone in tutto il territorio tedesco a E del fiume Weser. Nei monumentali portali di Chełmża, Pelplin e Frombork, la scultura appare semplificata e schematizzata.All'inizio del sec. 14° conobbe un notevole sviluppo la scultura lignea: fra le opere più antiche e significative che si siano conservate si citano le figure della chiesa parrocchiale a Toruń e il monumentale ed espressivo crocifisso di Starogard Gdański (Pelplin, Muz. Diecezjalne), del 1320 circa. La c.d. corrente mistica è rappresentata dal crocifisso della chiesa parrocchiale di Żukowo e dalla più tarda Pietà della parrocchiale di Ostróda. Nel terzo quarto del sec. 14° trovò ampia diffusione lo stile delle 'Madonne su leoni', connesso con la Slesia: prodotto da botteghe specializzate, comprendeva opere di tema diverso, ma prevalentemente mariano, come attestano le Madonne di Kowalewo, Pietrzwałd (Lidzbark Warmiński, Muz. Warmińskie) e quella nella chiesa parrocchiale di Lubiszewo Tczewskie. Uno dei primi altari della tipologia detta delle quattro Vergini è quello della chiesa parrocchiale di Lichnowy, del 1380-1390 circa. Formano un gruppo iconograficamente assai particolare le c.d. Madonne a sportelli (Schreinmadonnen); ne sono noti alcuni esemplari risalenti agli anni 1390-1420 (Lubiszewo Tczewskie, chiesa parrocchiale; Parigi, Mus. Nat. du Moyen Age, Thermes de Cluny; Norimberga, Germanisches Nationalmus.). Si tratta di statue della Madonna in trono con il Bambino, al cui interno, aperte le ante, è la rappresentazione della SS. Trinità nella versione della Pietas Domini, mentre sulle ante stesse è dipinta una folla di fedeli, fra cui Cavalieri Teutonici, sotto il manto protettore di Maria. Tali opere, dall'impianto dottrinario complesso, fungevano da pale d'altare e forse anche da tabernacoli.La P. e la Prussia, e in particolare i centri di Danzica, Elbla̢g e Toruń, svolsero un importante ruolo nello sviluppo e nella ricezione a livello internazionale dello schöner Stil, profondamente legato alla cultura boema e alle espressioni dell'arte plastica ivi formatasi negli anni intorno al 1400. Fra i principali esponenti si ricorda l'autore della perduta Schöne Madonna di Toruń, cui si attribuisce anche la figura di Cristo nell'orto del mus. del castello di Malbork, assai vicina a sua volta alla Pietà della chiesa parrocchiale di Nowe Miasto Lubawskie. Presentano un carattere meno elegante e dinamico la Schöne Madonna e la Pietà della chiesa della Beata Vergine Maria di Danzica, le due opere più significative dello schöner Stil di questa città.I dipinti parietali più antichi che si siano conservati in P. risalgono al 1340-1350 e sono caratterizzati da una linea di contorno chiara; fra questi possono essere ricordati il ciclo di pitture con il Cantico dei Cantici della chiesa della comunità femminile cistercense di Chełmno, iconograficamente interessante, e il ciclo nella cappella del castello di Malbork (1344 ca.), connesso con l'ambiente di Colonia. Mostrano, viceversa, influenze boeme gli affreschi della cattedrale di Kwidzyn, dell'ultimo quarto del sec. 14°, quelli del castello di Lidzbark Warmiński - dell'ambito del Maestro dell'Altare di Vyšši Brod - e quelli della parrocchiale di Orneta del maestro Theodorik. Il momento di massima fioritura si ebbe, tuttavia, negli anni fra il 1380 e il 1410, epoca alla quale risale il complesso di dipinti della chiesa della Beata Vergine Maria di Toruń.Della corrente c.d. pittorica fanno parte numerose opere della fine del sec. 14° nelle chiese parrocchiali di Chełmno, Radzyń, Grudzia̢dz, Elblạg.Verso il 1360 diedero avvio a una produzione di dipinti su tavola alcune opere boeme, legate agli stilemi e alle convenzioni proprie del Maestro dell'Altare di Vyšši Brod. Oltre all'influsso di opere della Germania meridionale, tradisce una componente boema, legata allo stile del Maestro del Polittico di Třeboň, il magnifico altare della cappella del castello di Grudziạdz (1390-1410), oggi nel Muz. Narodowe di Varsavia.Nell'ambito dell'artigianato artistico, un ruolo di primo piano ricoprì, a partire dalla metà del sec. 14°, l'oreficeria, specializzata in particolare nella tecnica dell'incisione.La magnifica collezione di paramenti liturgici tardogotici della chiesa della Beata Vergine Maria di Danzica dopo la seconda guerra mondiale venne suddivisa fra il St. Annen-Mus. di Lubecca e il Muz. Narodowe di Danzica, che, insieme al Muz. Narodowe di Varsavia, al Muz. Okregowe di Toruń, al Muz. Diecezjalne di Pelplin e alle raccolte del Muz. di Elblạg e del castello di Malbork, rappresenta, per l'epoca medievale, una delle più importanti collezioni di opere d'arte della Pomerelia.

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