PORCINO

Enciclopedia Italiana (1935)

PORCINO

Fabrizio CORTESI

. Nome volgare del Boletus edulis Buill. (fr. cèpe; ted. Edelpilz), fungo Basidiomicete della famiglia Poliporacee, ché cresce nei boschi in estate ed autunno ed è frequentissimo in Italia. Il cappello ha un diametro di 5-25 cm., di colore che va dal giallo cenerognolo al bruno castagno nella faccia superiore, mentre l'inferiore, che porta i tubuli dell'imenoforo, è giallastra e poi verdastra od olivacea. Il piede è pieno, robusto, lungo 5-25 cm., un po' rigonfio alla base o allungato e quasi cilindrico, di colore biancastro, giallastro o castagno chiaro. La carne è compatta, bianca, di odore e sapore gradevoli. É uno dei migliori funghi mangerecci, che viene anche seccato o conservato sott'olio o sott'aceto.

Col nome di porcinello s'indica il Boletus scaber Buill., fungo edule che cresce specialmente nei boschi di betulle, di pioppi tremoli e più di rado di conifere. Porcino malefico è il Boletus satanas Lens, che ha il cappello fortemente convesso, bruno chiaro nella faccia superiore e nel piede, rosso vivace nell'inferiore e nel piede che è fortemente ventricoso alla base e presenta una regolare reticolatura biancastra. La carne è molle, giallastra, con debole odore sgradevole e al taglio assume una colorazione blu verdastra. È velenoso, ma non mortifero; si trova nei nostri boschi da giugno a novembre e si distingue dal porcino buono per la forma, il colore e il mutamento di colorazione della carne al taglio.

Porcino nero è il Boletus aureus Buill., con cappello bruno olivaceo, castagno scuro o nero nella faccia superiore con riflessi bronzei, bianco o giallo verdognolo nell'inferiore; piede cilindrico o ventricoso, giallognolo o fulvo chiaro con regolare reticolatura brunastra. La carne è soda, bianca, ma dopo il taglio assume una lieve tinta giallastra, ha odore e sapore gradevoli; è ottimo a mangiare e cresce in colonie nei boschi della zona montana media da giugno a novembre.

V. funghi, XVI, tavole a colori.