Díaz, Porfirio

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Uomo politico messicano (Oaxaca 1830 - Parigi 1915); avversario di A. López de Santa Anna (1854), liberale e seguace di B. P. Juárez, deputato (1861), combatté a lungo contro i Francesi e contro Massimiliano, ed entrò trionfatore a Città di Messico (1867). Sconfitto nelle elezioni presidenziali (1867; 1871) dal Juárez, insorse più volte, assunse il potere provvisorio (1876), spodestando Lerdo de Tejada; fu eletto presidente (1877), e, pur con la parentesi della presidenza di M. González (1880-84), dominò la vita politica messicana fino al 1911, modificando a tal uopo la costituzione. L'affluenza di capitali stranieri, il risanamento delle finanze, l'eliminazione del brigantaggio, la creazione di strade, ferrovie, telegrafi, portarono un'apparente prosperità materiale, mentre d'altro lato il regime antidemocratico, noncurante dell'educazione pubblica e delle condizioni degli indigeni, provocava un lungo malcontento che, dopo l'ultima rielezione del D. (1910), trionfò (1911) con la rivolta di Fr. Madero. Il D. presentò le dimissioni (25 maggio 1911) e si recò in esilio in Francia.

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