PORPORA

Enciclopedia Italiana (1935)

PORPORA

Leonardo MARTINOTTI
Gino FRONTALI

. Medicina (dal lat. purpura; analog. in fr. e sp.; ted. Blutfleck-Krankheit; ingl. purples). - Eruzione cutanea di chiazze di colorito rosso vivo, che non scompaiono alla pressione, data da emorragie spontanee, che in seguito assumono coloriti varî per il trasformarsi dell'emoglobina del sangue stravasato. Per la forma delle singole chiazze si distinguono: le petecchie, puntiformi o lenticolari rotondeggianti od ovali; - le vibici, lineari, simili a quelle prodotte da scudisciate; - le ecchimosi, di forma diffusa, talora con ramificazioni periferiche; - gli ecchimomi, stravasi posti fra il derma e l'epidermide, simili a nodosità; - gli ematomi, raccolte fluttuanti e talora crepitanti sotto la cute. Per l'origine si distinguono in fisiopatologiche (p. senile), traumatiche, tossiche (p. anafilattiche, da medicinali), ecc.

Per il tipo clinico si conoscono i grandi quadri morbosi già noti agli antichi, che alla luce delle odierne ricerche sono compresi nel vasto e complesso gruppo delle diatesi emorragiche (D. E.).

a) D. E. con aumento del tempo di coagulazione del sangue, tipo emofilia; b) D. E. da diminuzione del fibrinogeno del sangue, nelle insufficienze epatiche (epatargie); c) D. E. con diminuzione delle piastrine del sangue (trombopenia), tipo morbo maculoso di Wehrlof, e D. E. sintomatiche (spleniche e mielosiche); d) D. E. da angiopatie sia per lesa funzione dei capillari (tipo morbo di Schönlein), sia da alterazioni anatomiche dei capillari (tipo scorbuto, porpore senili degli arteriosclerotici, e degli uremici).

Porpora addominale di Henoch. - Affezione di origine tuttora oscura, che interessa prevalentemente la seconda infanzia, caratterizzata da emorragie sottocutanee e sottomucose, associate a coliche intestinali con evacuazioni sanguigne e talvolta a dolori articolari. Tutti questi fenomeni sembrano essere legati ad alterazioni degli endotelî capillari, che si manifestano con aumento della fragilità e della permeabilità vasale (G. Frontali). Tali alterazioni sono probabilmente dovute a cause tossinfettive o anafilattiche agenti sopra un substrato endoteliale costituzionalmente meno resistente. Le condizioni di coagulabilità del sangue, la retrazione del coagulo e il numero delle piastrine sono normali. La cura consiste in riposo a letto, iniezioni sottocutanee di siero normale di cavallo, di coaguleno, di zimema o di gelatina (al 10%), somministrazione per via orale di cloruro di calcio (2 gr. al giorno).