PORTOFINO

Enciclopedia Italiana (1935)

PORTOFINO (A. T., 24-25-26)

Claudia Merlo

Promontorio e paese della costa ligure. Il promontorio si protende nel mare con forma all'ingrosso quadrata (circa 5 km. di lato) dalla costa quasi rettilinea della Riviera di Levante, a una ventina di km. a SE. di Genova. Mentre la costa alle spalle del promontorio è costituita di calcare eocenico più o meno compatto, tutta la parte più esterna di esso consta invece di un blocco di puddinga a grossi ciottoli, di età miocenica. Il promontorio, che costituisce nel suo insieme una delle zone più pittoresche e visitate della Liguria, tocca la massima altezza a SO. con il M. di Portofino (610 m.). Mentre scende verso il mare aperto a guisa di una selvaggia scogliera e presenta anche dalla parte che guarda il Golfo di Genova un fianco diruto e scosceso, degrada molto più dolcemente dal lato di SE., dove si aprono le valli dei rii Bogo, Siro e Acquamorta. Da questa parte il promontorio chiude il Golfo Tigullio o di Rapallo e al piede delle sue verdeggianti colline, entro le pittoresche insenature della costa, ospita alcune fra le più note località della Riviera: Rapallo, in fondo al golfo, alla radice del promontorio, S. Michele di Pagano, S. Margherita, Paraggi, Portofino. Sul lato opposto del promontorio, in fondo all'arco che esso forma con la vicina costa, sono situati Recco e Camogli; il fianco diruto che scende verso il mare aperto, offre riparo, in fondo a un'angusta e profonda baia, al villaggio di pescatori di S. Fruttuoso. A NO. il promontorio termina con la Punta della Chiappa, a SE. con la penisoletta del Capo o Punta di Portofino, che chiude l'insenatura nella quale è il paese omonimo. Le pendici dei colli che si aprono verso le insenature di Rapallo, Santa Margherita, Paraggi, Portofino e dall'altro lato verso Camogli e Recco, e in genere tutta la sezione nord-orientale del promontorio, a pendici più dolci, pullula di numerose case e ville, che sorgono in mezzo a una ricca vegetazione di pini, abeti, lecci, castagni, olivi, la quale forma in ogni sua parte una delle maggiori attrattive della regione. Il promontorio di Portofino è meta frequentata dai turisti, specialmente nei punti più noti e accessibili: quasi nel suo centro, a 450 m. s. m., è sorto il grande albergo di Portofino Vetta. La ferrovia lo attraversa con una galleria di oltre 3 km.; la Via Aurelia, nel punto alto, presso il villaggio di Ruta, passa dall'uno all'altro versante mediante un traforo.

Il territorio del promontorio di Portofino appartiene per la sua maggior parte ai comuni di Camogli, Santa Margherita e Portofino: a quest'ultimo spetta la parte più piccola (2,56 kmq.), cioè l'estremo lembo sud-orientale. Il 4 maggio 1935 è stato approvato dal Consiglio dei ministri un disegno di legge per la costituzione dell'Ente autonomo del monte di Portofino.

Il paese di Portofino è situato nell'insenatura chiusa dalla penisoletta del Capo: l'abitato è disposto lungo la costa a ferro di cavallo e conserva il pittoresco aspetto di un villaggio di pescatori; si continua poi, con ville, palazzine e alberghi sulle pendici dei colli circostanti, rivestiti di pini, cipressi, olivi. Il paese infatti è visitato da numerosi turisti, che vanno a godervi la bellezza del paesaggio e la dolcezza del clima. Contava 1080 ab. nel 1931 (1157 nel 1861, scesi a 1125 nel 1881, 912 nel 1901, ma risaliti a 1047 nel 1921, di cui 740 nel centro capoluogo); essi si dedicano principalmente alla pesca; si esercita anche la lavorazione artigiana del merletto al tombolo; la coltura più importante è quella dell'olivo.