PORTUS MAGNUS

Enciclopedia dell' Arte Antica (1965)

PORTUS MAGNUS

N. Bonacasa

Odierno St. Leu, presso Arzeu, in Algeria, a 40 km ad E di Orano. Menzionato nell'Itinerario di Antonino e ricordato in alcune iscrizioni, P. M. non si affaccia direttamente sul mare come il nome lascerebbe supporre, ma domina, dall'alto di uno sperone, una larga pianura costiera. La località, fiorente nel I e III sec. d. C., fu abbandonata, come altri centri della Mauretania Caesarensis in età tetrarchica.

Il sito, oggetto di recenti scavi, pare delimitato da mura, ancora però insufficientemente attestate. Nell'area della città finora sono stati messi in luce un tempio preceduto da un'ampia scalinata (forse il capitolium?) e con portici annessi, ampie cisterne, e il Foro, lastricato, di forma rettangolare (m 50 × 40) con cisterne sotterranee alle estremità e portici sui lati E ed O. Sull'asse del Foro addossato al muro S, si innalza su alto podio un tempietto, la cui costruzione è contemporanea a quella del Foro. Dietro al portico orientale è stato messo in luce un quartiere di abitazioni che risulta a un livello alquanto più alto rispetto al lastricato del Foro; dietro il portico occidentale si elevano invece edifici pubblici, ancora di incerta identificazione. Da uno di questi edifici provengono alcuni mosaici del III sec. d. C. conservati al museo di Orano (Trionfo di Dioniso, Latona trasportata in volo a Delo, Apollo e Marsia, ecc.). Vaste necropoli, per lo più del I sec. a. C. - I sec. d. C., sono state scoperte tutt'intorno all'area della città, ai piedi dello sperone.

Bibl.: H. Treidler, in Pauly-Wissowa, XXII, 1953, c. 408, s. v.; L. C. Leschi, in Fasti Arch., I, 1948, n. 2039; II, 1949, n. 2824; III, 1950, n. 3497; VI, 1953, n. 4870; VII, 1954, n. 3931; M. Leglay, ibid., IX, 1956, n. 5301; J. Lassus, in Comptes-Rendus Acad. Inscr., 1956, p. 285 ss.; id., in Fasti Arch., X, 1957, n. 4636; XI, 1958, n. 4979; XII, 1959, n. 5619; XIII, 1960, n. 4449.