PREPOSIZIONE

Enciclopedia Italiana (1935)

PREPOSIZIONE

Giacomo Devoto

Parola accessoria che determina la funzione del nome nella frase, sostituendo o integrando la funzione delle desinenze dei casi: Romam redeo, con sola desinenza; in urbem revertit, con preposizione e desinenza; ritorno a Roma, con la sola preposizione.

Dal latino praepositio che traduce il greco πρόϑεσις "l'atto di metter davanti", senza che questo carattere di premessa sia tipico o costante delle preposizioni. Per gli stoici esse non erano ancora differenziate dai σύνδεσμοι o congiunzioni.

In origine le preposizioni erano meno legate al nome, perché esistevano le desinenze dei casi, e molto più legate ai verbi, rispetto ai quali potevano essere premesse, ma anche posposte come parole con piena accentuazione. La cosiddetta anastrofe non è che un caso particolare di preposizioni che comparivano con piena accentuazione dopo il verbo che determinavano.

La separazione fra le preposizioni nel senso nostro e il preverbio o preposizione che determina un verbo, avviene quando una preposizione scompare dall'uso comune come elemento sintattico e rimane in qualità di fossile solo come primo elemento del verbo stesso: tale au in latino nel verbo aufero, an (da un antico ambhi, gr. ἀμϕί) in anculus. Le preposizioni si trasformano così in un elemento morfologico di derivazione e diventano semplici prefissi (v.). Rispetto al nome, le preposizioni continuano invece ad arricchirsi di forme nuove, tratte da costruzioni sintattiche irrigidite: vicino, durante, pendant e così via, che determinano con maggior precisione o maggiore intensità rapporti cui non bastano più le vecchie costruzioni.

All'interno delle preposizioni attuali si manifesta così una distinzione principalmente di natura fonetica, fra quelle che hanno autonomia e capacità di resistenza, e quelle destinate a cadere sempre più nell'orbita del nome e quindi a seguire da lontano la trasformazione dei vecchi preverbî in semplici prefissi. Una serie a-casa, da-casa, per-casa, in-casa potrebbe rappresentare benissimo un paradigma dell'avvenire con modificazioni morfologiche per mezzo di prefissi.

Rientrano naturalmente nella categoria delle preposizioni anche le posposizioni o preposizioni posposte al nome: tecum, particolarmente sviluppate nei dialetti dell'Italia antica.