Priamo

Enciclopedia Dantesca (1970)

Priamo

Giorgio Padoan

Secondo il racconto omerico, P., figlio di Laomedonte e di Strimo, fu re di Troia al tempo del famoso assedio.

Dopo la distruzione operata da Eracle (del quale P. era stato prigioniero, poi riscattato dalla sorella Esione), divenuto re condusse la sua città a un altissimo grado di prosperità e di potenza. Padre prolifico (avrebbe avuto cinquanta figli, di cui diciannove dalla seconda moglie Ecuba), ormai vecchio rimase coinvolto senza sua diretta responsabilità nella guerra con i Greci e dovette assistere durante le alterne vicende del lungo assedio alla morte di vari figli, tra cui il prediletto Ettore, e poi alla presa e distruzione di Troia, nel corso della quale trovò anch'egli la morte. Nell'Iliade la figura del vecchio re è tratteggiata con simpatia: raggiunge la pateticità nell'episodio (libro XXIV) del riscatto del cadavere di Ettore che P. andò personalmente a richiedere ad Achille, che pure di tanti figli l'aveva orbato, vincendone col suo dolore di padre il non ancora placato sentimento di vendetta. Nell'Eneide di Virgilio uno degli episodi più toccanti riguarda la barbara uccisione di P., benché vecchio imbelle, da parte di Pirro figlio di Achille (II 512-558).

La fantasia di D. non pare essere stata particolarmente colpita da questa pur commovente figura (come del resto da Ecuba o da Andromaca); infatti gli accenni danteschi a P. sono scarsi e generici. In If XXX 15, a proposito della pazzia che sconvolse Ecuba, è ricordata come dato temporale la morte di P. (sì che 'nsieme col regno il re fu casso; per l'espressione cfr. Ovidio Met. XIII 404); poco dopo, al v. 114, nell'episodio di Sinone è menzionato l'interrogatorio cui questi fu sottoposto dai Troiani (alla presenza del re, cui però D. non accenna; cfr. Aen. Il 58 ss.). In Mn II III 10 è citato l'inizio del libro III (vv. 1-2) dell'Eneide in cui ricorre il nome di P. (Postquam res A yae Priamique evertere gentem / inmeritam visum superis); subito dopo (II III 14), a dimostrazione che tutti e tre i continenti concorrevano attraverso antenati e matrimoni a esaltare la nobiltà di Enea, è nominata Creusa Priami regis filia (Troia e Creusa rappresentando ovviamente l'Asia).

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