PERSONALI, PRONOMI

La grammatica italiana (2012)

PERSONALI, PRONOMI


I pronomi personali sono pronomi che indicano chi o che cosa è coinvolto in una comunicazione linguistica, tralasciando di ripetere l’elemento grammaticale (soggetto o complemento) a cui si riferiscono.

A seconda della funzione che svolgono nella frase, hanno forme diverse.

• I pronomi personali soggetto hanno funzione di soggetto della frase. Sono

Pronomi personali1

I pronomi personali soggetto di 1a e 2a persona (io, tu, noi, voi) sono invariabili al maschile e al femminile

Noi siamo italiani

Noi siamo tedesche

I pronomi personali soggetto di 3a persona hanno forme diverse per il maschile (lui, egli, esso, essi) e per il femminile (lei, ella, essa, esse); loro, 3a persona plurale, non si distingue invece per genere.

• I pronomi personali complemento hanno le seguenti forme

Pronomi personali2

Questi pronomi possono svolgere tre funzioni:

– complemento ➔oggetto

Rino è innamorato di Teresa. Vede solo lei

La vuole sposare

Vuole sposarla

– complemento di ➔termine

Dai a me le chiavi di casa

Mi dai le chiavi di casa?

Dammi le chiavi

– altri complementi indiretti

E tua sorella? Parlami di lei

Scusa, non riesco proprio a venire da te stasera

Per me è lo stesso

Non è la prima volta che usciamo con loro

Le forme forti sono toniche e hanno un ruolo di rilievo nella frase, attirando l’attenzione di chi legge o ascolta

Per ricoprire il ruolo di supervisore ai lavori hanno scelto me

Le forme deboli sono atone e nella pronuncia si appoggiano al verbo che le segue. La forma debole del pronome dà alla frase un tono puramente informativo

Mi hanno scelto per ricoprire il ruolo di supervisore ai lavori

Se il pronome svolge la funzione di complemento oggetto o di complemento di termine, la scelta tra la forma forte e quella debole dipende dallo scopo di chi parla o scrive. Ad esempio

hanno chiamato te pone l’attenzione sulla persona

ti hanno chiamato pone l’attenzione sul verbo

Se invece il pronome svolge la funzione di un qualsiasi altro complemento indiretto, è obbligatorio l’uso della forma forte

È arrivata una lettera per te

Mi piacerebbe andare in vacanza con loro

Sono arrivato un attimo dopo di lui

Quando due forme atone dei pronomi personali sono usate di seguito, il primo pronome (che corrisponde al complemento di termine) è sostituito dalla forma tonica, mentre il secondo (che corrisponde al complemento oggetto, tranne che per ne) mantiene la forma atona

c’è una vecchia tana di talpe, là sotto, ve lo giuro (I. Calvino, Ultimo viene il corvo)

Non te lo scrissi che aveva un piano? (A. Camilleri, Il nipote del Negus)

Nel caso della 3a persona singolare si ricorre invece alle forme univerbate glielo, gliela, gliele, glieni, gliene, che valgono sia per il maschile (gli), sia per il femminile (le)

“È Fiocco, il mio cavallo!” gridava, come se fosse veramente di sua proprietà e glielo avessero rubato (D. Buzzati, Il deserto dei Tartari)

Tutte queste cose gliele ripeterò il giorno prima dell’udienza in cui verrà esaminata (G. Carofiglio, Ad occhi chiusi)

Per la 3a persona plurale, tradizionalmente è ritenuta scorretta la forma atona del pronome personale complemento di termine glielo, ma la combinazione si può considerare accettabile nel parlato.

Lo schema è il seguente

Pronomi personali3

La coppia di pronomi di norma precede il verbo; segue invece il verbo e assume in tutti i casi la forma univerbata con i verbi di modo:

– ➔gerundio

giocandomelo / avendomelo giocato

cantandoglieli / avendoglieli cantati

parlandocene /avendocene parlato

– ➔infinito, con la caduta della consonante finale del verbo

margiarmeli /avermeli mangiati

cantarvela / avervela cantata

giocarcela / avercela giocata

– più raramente, ➔participio passato, quando introduce una proposizione ➔subordinata

giocatomela

mangiatovelo

– ➔imperativo

cantamelo!

giocatela!

Nel caso degli imperativi con ➔troncamento di’, fa’, va’, sta’, da’ l’unione dei pronomi porta al raddoppiamento della consonante iniziale del primo pronome, eccetto il caso della 3a persona singolare

dimmelo!

vammene!

diccelo!

diglielo!

Con i verbi ➔servili seguiti da infinito la coppia di pronomi può unirsi sia al verbo servile, sia all’infinito

ce lo puoi dire? / puoi dircelo?

dovendovelo dire / dovendo dirvelo

• I pronomi personali riflessivi sono usati con i verbi ➔riflessivi, quando cioè l’azione compiuta dal soggetto ricade sul soggetto stesso

Federica si pettina

I pronomi personali riflessivi hanno le seguenti forme

Pronomi personali4

Quando si vuole dare al pronome un rilievo particolare all’interno della frase, si può sostituire il pronome atono si con la forma tonica :

– come complemento oggetto

Alberto sta difendendo e tutta la sua famiglia dal pettegolezzo

– come complemento indiretto preceduto da una preposizione

Luca ha portato con una pistola.

Usi

A differenza di altre lingue (come l’inglese e il francese), in italiano l’espressione del pronome personale soggetto è quasi sempre facoltativa e non obbligatoria. È indispensabile, però, quando serve a evitare le ambiguità, oppure in espressioni enfatiche

Pensi veramente che io ti stia prendendo in giro? / Pensi veramente che lei ti stia prendendo in giro?

Facciamo così: io vado al mercato e tu vai dal dottore

È stato lui a rompere il vaso! Lui, non io!

Tradizionalmente esso ed essa indicano in modo preferenziale animali o cose, anche se nell’uso contemporaneo sono rari e lui e lei tendono a prevalere indipendentemente dal referente indicato.

Nell’uso comune i pronomi soggetto egli (singolare maschile), ella (singolare femminile), essi (plurale maschile) ed esse (plurale femminile) appaiono di uso limitato; in particolare, ella è ormai desueto e usato solo in contesti molto formali, perlopiù burocratici (➔allocutivi, pronomi). In funzione di soggetto lui (singolare maschile), lei (singolare femminile) e loro (plurale sia maschile, sia femminile) sono nettamente prevalenti e il loro uso, a lungo avversato dalla grammatica normativa, è ormai pienamente accettato anche in contesti formali (➔egli / lui).

Per quanto riguarda i pronomi complemento di termine, nell’uso comune il pronome gli tende a essere usato anche al posto del femminile le (➔gli o le?) e del plurale loro (➔gli o loro?). Le e loro sono comunque da preferire nello scritto formale più sorvegliato.

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Proposizione ➔subordinata

Complemento di termine

Participio passato

Complemento

Imperativo