propretore Nella Roma repubblicana, il pretore dell’anno precedente, lasciato o destinato al comando di un esercito o alla amministrazione di una provincia in forza della prorogatio imperii. La pratica, risalente forse al 241 a.C. e sempre continuata, fu elevata a principio giuridico da una legge di Silla (81 a.C.), la quale dispose che i pretori in carica fossero tutti occupati negli impieghi cittadini (giurisdizioni civili e criminali) per poi avere nell’anno successivo, in qualità di p., l’amministrazione di province o i comandi militari. Legati pro praetore si dissero coloro che il Senato o l’imperatore mandavano come governatori delle province.
Nella terminologia ufficiale della repubblica romana, è essenzialmente il pretore dell'anno precedente, lasciato o destinato al comando di un esercito o all'amministrazione di una provincia in forza di quella che si chiama prorogatio imperii (v. pretore; proconsole). Questa pratica, inaugurata a quanto ...
propretóre s. m. [dal lat. propraetor -oris, comp. di pro- «al posto di» e praetor «pretore» (anche pro praetore)]. – Nella Roma repubblicana, il pretore che, dopo aver esercitato per un anno tale carica, veniva destinato al comando di un esercito o all’amministrazione...
promagistrato s. m. [comp. di pro-1 e magistrato; un lat. tardo promagistratus è documentato, ma con il sign. di «promagistratura»]. – Nome generico dei magistrati di provincia dell’antica Roma (proconsole, propretore, proquestore), cui era stato prorogato...