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Proteine. Traffico delle proteine

di Kai Simons, Marino Zerial - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2007)
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Proteine.Traffico delle proteine

Kai Simons
Marino Zerial

Ogni cellula eucariotica è compartimentata in diversi organelli mantenuti in comunicazione dinamica mediante l'uso di vescicole che trasportano proteine, lipidi e fluidi da un sito cellulare all'altro, in modo strettamente controllato. Per essere incorporate nella vescicola corretta, le proteine devono mostrare segnali specifici per la loro destinazione. A loro volta, le vescicole devono contenere informazioni molecolari che le indirizzino in maniera specifica al corrispondente compartimento bersaglio. Il movimento delle vescicole non avviene in modo casuale: diversi tipi di filamenti intracellulari vengono usati come 'rotaie' per indirizzare le vescicole verso i loro siti accettori. Queste vie possono essere anche sfruttate dai virus per il loro ciclo cellulare. In condizioni sperimentali controllate, i virus vengono utilizzati per studiare le vie di traffico intracellulari.

Un essere umano adulto è composto da circa 1014 cellule; queste sono organizzate in differenti organi, ognuno dei quali è costituito da diverse sottopopolazioni di cellule che formano i tessuti. Le cellule di ogni tessuto hanno lo stesso patrimonio genetico dell'uovo fecondato da cui originano. Tuttavia, solo una parte del programma genetico è espressa nelle cellule di tessuti diversi. Prendiamo come esempio le cellule dello stomaco e i neuroni nel cervello: essi esprimono un insieme di proteine differenti che conferiscono a ciascuna cellula le sue proprietà funzionali. Le cellule che rivestono la parete dello stomaco secernono nel succo gastrico acido cloridrico e l'enzima digestivo pepsina. Inoltre, caratteristica di queste cellule è quella di unirsi a formare una barriera che ricopre la parete dello stomaco rendendola impermeabile al succo acido contenente pepsina, che se penetrasse tra le cellule provocherebbe conseguenze catastrofiche. Le cellule nervose del cervello formano lunghi prolungamenti chiamati 'assoni' e 'dendriti', che sono in connessione con altre cellule nervose. L'assone di un neurone entra in contatto con il dendrite di un altro neurone e le sinapsi rappresentano questi punti di contatto, responsabili della trasmissione delle informazioni. Per assemblare la rete sinaptica nel cervello, ciascun neurone deve trasportare un determinato gruppo di proteine all'assone e un altro gruppo ai dendriti.

Si sa poco del meccanismo alla base dell'esecuzione del programma di sviluppo nei diversi organismi. Per riuscire a risolvere questo problema vanno chiariti gli eventi che portano alla determinazione di un programma genetico definito; va fatta anche luce sui meccanismi mediante i quali le cellule eseguono il loro programma genetico e si organizzano per svolgere le loro funzioni. La dimensione, la forma e l'architettura sono caratteristiche di ogni tipo cellulare. Inoltre, le cellule interagiscono in modo preciso con quelle vicine per formare un tessuto che, a sua volta, possiede forma e dimensione specifiche. Nell'organismo molti altri tipi cellulari comunicano tra loro in modi diversi, creando un'ampia serie di interazioni tra le singole cellule. A queste interazioni nelle tre dimensioni dello spazio si deve aggiungere la quarta dimensione, quella del tempo, che deve essere considerata per tenere conto della successione dei cambiamenti.

Bibliografia

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Zerial, Stenmark 1993: Zerial, Marino - Stenmark, Harald, Rab GTPases in vesicular transport, "Current opinion in cell biology", 5, 1993, pp. 613-620.

Vedi anche
espressióne gènica Processo per cui ogni cellula è in grado di attivare, o esprimere, solo alcuni dei geni contenuti nel suo DNA. Infatti, nonostante il patrimonio genetico di un individuo (ovvero il suo DNA) sia uguale in tutte le cellule, queste hanno caratteristiche e funzioni differenti: ciò avviene appunto perché ... cilindrasse Prolungamento principale della cellula nervosa (anche detto neurite o assone), che conduce gli impulsi nervosi in direzione centrifuga, cioè dal corpo cellulare alla periferia. I c. hanno lunghezza varia, dall’ordine di qualche micrometro a 1 m. Tale è infatti la lunghezza di alcuni c. che innervano ... dendrite Biologia In citologia, prolungamento del neurone in cui l’impulso nervoso si sposta con direzione centripeta, cioè dalla periferia verso il corpo cellulare. Le d. formano sinapsi o giunzioni neuroniche con i neuriti di altri neuroni. Vengono chiamati d. anche i prolungamenti citoplasmatici, più o meno ... pepsina Enzima proteolitico del succo gastrico. La p. attiva deriva dal pepsinogeno (detto anche zimogeno), precursore proteico inattivo, elaborato dalle ghiandole piloriche e dalle cellule principali delle ghiandole del fondo dello stomaco. La trasformazione del pepsinogeno in p. è avviata dall’acido cloridrico ...
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traffico tràffico s. m. [der. di trafficare; i sign. 2 b e 3, sull’esempio dell’ingl. traffic] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. Attività commerciale, commercio: fu un gran mercatante ... lealissimo e diritto e di gran t. d’opera di drapperia...
proteina
proteina s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o...
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