Québec

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Québec Città del Canada (728.924 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale della provincia omonima. Il sito originario è sulla riva settentrionale del fiume San Lorenzo, alla confluenza con il Saint-Charles, dove il suo corso si restringe (ca. 1 km di larghezza) per la presenza di un promontorio (Cap Diamant) e la navigazione è resa difficile da alcuni isolotti. La città, nata con funzioni strategico-militari (controllo sul traffico marittimo da e per Montréal) e commerciali (porto di transito di pellicce e legname) venute meno per lo sviluppo della moderna navigazione e lo spostamento verso Ovest del baricentro economico e demografico del Canada, svolge essenzialmente un ruolo amministrativo. Le attività industriali riguardano la cantieristica e i settori tessile, agroalimentare (birrifici), petrolchimico e del legname. In forte espansione il turismo. Abitata, quasi del tutto, da oriundi francesi, è sede di un’importante istituzione universitaria cattolica (Università Laval), fondata nel 1852. Quasi di fronte a Q., è l’Isle of Orleans congiunta da ponti alla città.

Sul luogo in cui sorge la parte alta della città, il francese J. Cartier nel 1535 aveva costruito un forte; ma la fondazione vera e propria di Q. avvenne nel 1608 per opera di S. Champlain. Posta in posizione strategica, fu per i Francesi, sino alla metà del 18° sec., più un avamposto militare: gli Inglesi, dopo numerosi tentativi, la conquistarono stabilmente solo nel 1759, durante la guerra dei Sette anni. Il trattato di Parigi (1763) assegnò la città all’Inghilterra, che ne fece la capitale della nuova provincia di Québec. Rimasta fedele alla Gran Bretagna durante la rivoluzione americana, Q. resistette all’assedio statunitense (dicembre 1775-maggio 1776), consentendo di cacciare definitivamente le truppe rivoluzionarie dal territorio canadese.

Provincia di Q. La provincia del Q. è la seconda del Canada per estensione (1.542.056 km2 con 7.700.800 ab. nel 2007) dopo il territorio del Nunavut. Confina, a N, con lo Stretto di Hudson e la Baia di Ungava, a E, con la provincia del Labrador, lo Stretto di Belle Isle e il Golfo del San Lorenzo, a S, con gli USA e con le province canadesi dell’Ontario e del New Brunswick, e, a O, con la provincia dell’Ontario e le baie di James e di Hudson. È composta dalla parte orientale dello Scudo Canadese, vasto altopiano interrotto da numerosi corsi d’acqua, dalla sezione settentrionale dei Monti Appalachi e dal Bassopiano del fiume San Lorenzo, area piatta e fertile interposta tra le due precedenti. La popolazione è formata per oltre l’80% dai discendenti dei colonizzatori francesi. Le principali città sono Montréal, Q., Laval, Longueuil, Sherbrooke, Saint-Hubert. L’assetto territoriale del Q. vede la profonda dicotomia tra l’area metropolitana di Montréal, dal marcato carattere pluriculturale, e il resto della provincia. Ingenti sono le risorse minerarie, molto sviluppata l’industria e notevole il sistema portuale.

Già colonia francese, il territorio dell’attuale provincia di Q. fu ceduto alla Gran Bretagna nel 1763. Con il Q. Act, approvato dalla Camera dei Lord nel 1774, il Q. fu esteso fino a comprendere quasi l’intera zona tra l’Ohio e il Mississippi, e ai Francesi fu concesso di professare la religione cattolica e di seguire il diritto civile francese (il diritto penale rimaneva quello inglese); il governo fu affidato al governatore e a un consiglio. Fatto con lo scopo di evitare una collusione di interessi antibritannici fra Canadesi e Americani, il Q. Act è considerato dai francocanadesi come la loro magna charta. Grazie a questa accorta politica di concessioni, gli Inglesi seppero assicurarsi la fedeltà della popolazione francofona, mantenuta anche durante la guerra d’Indipendenza americana. Nel 1791 la provincia assunse il nome di Basso Canada (Lower Canada); da allora le sue vicende sono state caratterizzate dal crescente contrasto tra le due componenti della popolazione: la maggioranza francofona, cattolica, dedita in prevalenza all’agricoltura, e la minoranza anglofona, anglicana, dedita al commercio ed economicamente dominante.

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