Scèvola, Quinto Mucio. - Giureconsulto romano (n. dopo il 170 a. C.). Augure tra il 140 e il 129, acquistò in tale funzione grande prestigio (sì da essere spesso designato come l'"augure S."); fu console (117); durante le guerre civili (88) difese coraggiosamente in senato, dinanzi a Silla, Mario il Giovane. Fu giurista rinomato.
Figlio dell'omonimo console del 174 a. C., nacque alcuni anni dopo questa data. Tra il 140 e il 129 fu accolto per raccomandazione di Lelio, di cui aveva sposato la figlia, nel collegio degli auguri. In tale funzione acquistò grande prestigio, tanto da essere spesso designato come "l'augure Scevola". ...
muciano agg. [dal lat. Mucianus]. – Relativo al giureconsulto romano Quinto Mucio Scevola (c. 140-82 a. C.); in partic., fu detta nel diritto romano presunzione muciano (lat. praesumptio Muciana) la presunzione per cui tutto ciò che si trova in possesso...
quinto agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè viene dopo altri quattro (in numeri arabi 5°, in numeri...