RAGADE

Enciclopedia Italiana (1935)

RAGADE

Mario Donati

. Si dà il nome di ragade o fessura anale a una piccola ulcerazione superficiale che risiede nel fondo di una plica anale a livello dello sfintere, per lo più nella metà posteriore del contorno, in corrispondenza o in vicinanza della linea mediana, accompagnata a una contrattura dolorosa dello sfintere esterno. Le cause più frequenti sono delle banali erosioni provocate dal passaggio di materie fecali troppo dure sulla delicata mucosa anale; ciò che si osserva facilmente in individui affetti da costipazione cronica o emorroidarî. Ma vi possono anche essere delle ragadi secondarie ad alterazioni anali di natura infiammatoria, spesso luetiche, o a lesioni traumatiche provenienti dall'esterno. La contrattura dolorosa dello sfintere sembra essere in rapporto con lesioni nevritiche di rami nervosi che sono nelle vicinanze della ragade.

L'affezione è più frequente nell'adulto e provoca una sintomatologia caratteristica. Il fenomeno dominante è il dolore, che la defecazione esacerba e talora provoca; si aggiunge la contrattura spastica dello sfintere, talora così intensa e urente da strappare grida agli ammalati determinando accessi dolorosi di varia durata e intensità con irradiazioni al sacro, ai lombi, verso la vescica o l'uretra. L'ulcerazione può essere difficile da scoprire, o per la sua situazione profonda o perché l'ispezione è ostacolata dalla contrattura dello sfintere; la diagnosi tuttavia è facile. Poiché la ragade anale ha scarsa tendenza alla guarigione spontanea e può avere anche conseguenze sullo stato generale dell'ammalato, è indicato il trattamento chirurgico, essendo per lo più inutile l'uso delle cure mediche locali analgesiche o antiflogistiche. Il mezzo di cura radicale è la divulsione dello sfintere che si eseguisce col mezzo della dilatazione anale, in anestesia preferibilmente spinale (anche micro-spinale) o locale. Raramente è indicata l'escissione della ragade. La recidiva è eccezionale.

Ragadi si possono osservare anche in altre sedi: per es., le labbra e i capezzoli. Le ragadi dei capezzoli hanno particolare importanza; originano da piccole abrasioni epidermiche prodottesi nei primi periodi dell'allattamento, su cui s'innesta un processo infettivo. Le ragadi possono essere estese all'areola, e apparire come tagli profondi dolorosissimi, specialmente durante la suzione, soprattutto quando siano alla base del capezzolo e lo circondino a semiluna. Si prevengono con impacchi d'alcool sul capezzolo nell'ultimo periodo della gravidanza, e si curano con impacchi o pomate antisettiche e lasciando in relativo riposo la mammella col distanziare le poppate.

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