RAPACI

Enciclopedia Italiana (1935)

RAPACI

Alessandro Ghigi

. Voce ornitologica antiquata, divenuta popolare, con la quale si designano gli uccelli che vivono di preda. Nelle vecchie classificazioni i rapaci solevano essere definiti come uccelli molto forti, a becco ricurvo e uncinato, piedi composti di quattro dita, terminate da robusti artigli, atti a ghermire animali vivi. Si solevano distinguere in diurni, comprendenti avvoltoi e falchi, e notturni, comprendenti tutti gli strigidi. Oggi i primi sono considerati come uccelli arcaici, appartenenti, nella serie dei Paleopterigi, all'ordine dei Pelargorniti e al sottordine dei Ciconiiformi riuniti nella superfamiglia degli Accipitres (v. aquila; avvoltoio; falchi). I rapaci notturni invece o Striges vengono considerati come il gruppo più evoluto di tutti gli Uccelli, all'apice della serie dei Neopterigi, nell'ordine dei Coracorniti, accanto ai Caprimulgi (v. barbagianni; civetta; gufo; strigidi).

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