Rationes seminales

Dizionario di filosofia (2009)

rationes seminales


Locuz. lat. (propr. «ragioni seminali») che traduce il greco λόγοι σπερματικοί. Venne usata la prima volta da Cleante di Asso (seguito da altri stoici) per indicare i principi vitali delle cose, immanenti al pneuma (o al logos) e che garantiscono la vita, la continuità e la razionalità dei singoli esseri nel tutto (➔ stoicismo). Filone di Alessandria, che chiamò il logos «sostanza spermatica degli esseri», cercò di conciliarne il concetto con la sua teoria delle potenze divine. Il concetto fu poi sviluppato ampiamente nel neoplatonismo: attraverso le r. s. il nous e l’anima del mondo costituiscono e sorreggono tutti gli esseri, in ciascuno dei quali è presente la vita; nell’anima individuale le r. s. sono il principio della sua individualità. La dottrina delle r. s. è accolta e sviluppata da Agostino che attraverso di essa spiega anche come si possa conciliare la comparsa dei singoli esseri nel tempo con la creazione in principio di tutti gli esseri; la dottrina delle r. s. si ritrova nell’agostinismo medievale.