GUTTUSO, Renato

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)

GUTTUSO, Renato

Corrado MALTESE

Pittore e scrittore d'arte, nato a Bagheria (Palermo) il 2 gennaio 1912. Vive a Roma dal 1937. Si dedicò alla pittura giovanissimo, esponendo alla prima quadriennale romana nel 1931.

Partito da un realismo piuttosto descrittivo e impressionistico, subì dapprima l'influenza di Carlo Levi, valendosi di una versione espressionistica del suo modo di dipingere, per reagire, in alleanza con la "scuola romana" appena formatasi (Scipione, Mafai), al neoclassicismo e alla superficialità del "Novecento". Per brevissimo tempo fu attratto, poi, dalla mitologia arcaicizzante che allora faceva capo a C. Cagli (es. Il pastore dell'isola, 1936), ma se ne liberò ben presto non appena, a Milano (1935), entrò a contatto con il gruppo espressionista e ribelle di Corrente (Birolli, Sassu e Migneco), per effetto del quale, anche, ritornò a una pittura di impostazione schiettamente realistica (Lo zappaterra, 1937, Roma, coll. Sotgiu) confermata nella prima mostra personale tenutasi alla Galleria della Cometa (1938), e poi ancora nella Fuga dall'Etna (1940, Roma, Galleria naz. d'arte moderna), nella quale il realismo popolaresco diventava forza esplosiva e violenta attraverso nuovi suggerimenti cubisti e picassiani (Guernica). Nel 1942, dopo una serie di splendide nature morte, pittura cubista ed esigenze morali e sociali si condensavano nella famosa Crocefissione premiata al "Premio Bergamo", che fece di G. il capo spirituale dei più giovani e vivi artisti romani. Dopo la serie di disegni intitotala Gott mit uns, denunciante i massacri nazisti in Italia (1944), i temi umani e popolari del G., arricchitisi di nuovi apporti cubisti e astrattisti della più recente pittura europea (l'ultimo Picasso, Fougeron, Gischia, ecc.), si sono venuti oggi componendo in una visione dolorosamente ma umanamente poetica (La cucitrice, La lavandaia, ecc.) di vita popolare e quotidiana.

Bibl.: Catalogo (pref. di C. Alvaro) della mostra personale tenuta presso lo Studio d'arte Palma, Roma, ottobre 1947 (con bibliografia); R.G., in Domus, ottobre-dicembre 1947.

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