REPNIN, Nikolaj Vasil′evič, principe

Enciclopedia Italiana (1936)

REPNIN, Nikolaj Vasil′evič, principe

Fritz Epstein

Generale e diplomatico russo, nato il 22 marzo 1734 a Pietroburgo, morto il 24 maggio 1801 a Riga. Da ragazzo (1748) il R. accompagnò in Germania il padre, comandante del corpo ausiliare russo che era avanzato fino a Fürth alla fine della guerra di successione austriaca. Nelle campagne della guerra dei Sette anni il R. fece una brillante carriera. Nel 1759 era addetto all'esercito francese come ufficiale di collegamento, nell'aprile 1762 era già maggior generale. Inviato da Pietro III a Federico il Grande per raggiungere, con la mediazione prussiana, un accordo con la Danimarca sul Holstein, il R. rimase presso il quartiere generale prussiano anche dopo l'assunzione al trono di Caterina II. Protetto dal potentissimo ministro conte Nikita Panin, parente di sua moglie, il R. divenne nel 1764 ambasciatore in Polonia. Il nome del R. è indissolubilmente legato alla storia polacca negli anni 1764-1769: fu lui a stabilire il predominio legalizzato russo nel governo dell'ultimo sovrano polacco, Stanislao Augusto Poniatowski, re per grazia di Caterina II. Nella guerra russo-turca, causata dai moti polacchi, il R. si distinse specialmente nella campagna del 1770. La pace di Küčük-Kainarge (21 luglio 1774), che fu per decennî il maggior stimolo all'offensiva diplomatica russa nella questione d'Oriente, porta, accanto alla firma del maresciallo Rumjancev, quella del R. Il R. fu il primo ambasciatore russo accreditato dopo la guerra (1775-76) presso la Sublime Porta. Adoperato ancora in ripetute missioni diplomatiche (guerra di successione bavarese 1778-79; trattative di Berlino e Vienna per la coalizione contro la Francia 1798), capo vittorioso nella guerra turca (1788-91), fu per lungo tempo governatore generale della Russia occidentale e delle provincie baltiche; sospettato da Caterina per la sua inclinazione alla massoneria, elevato alla dignità di feldmaresciallo da Paolo I alla di lui assunzione al trono, il R. fu bruscamente licenziato alla fine dell'anno 1798 dopo l'insuccesso della sua missione diplomatica in Prussia e Austria.

Bibl.: A. Kraushar, Kiaâzé R. i Polska w pierwszem czeteroleciu panowania Stanisùawa Augusta, 1764-68 (Il principe R. e la Polonia nei primi quattro anni del regno di Stanislao Augusto), voll. 2, Varsavia 1900; R. Roepell, R. u. die Czartoryski, 1794-97, in Preuss. Jahrb., XLI (1878), pp. 485-506; S. D. Maslovskij, in Russkij Biografičeskij Slovar′, 1913.