RIFRATTORE

Enciclopedia Italiana (1936)

RIFRATTORE

Guido Peri

. Astronomia. - Fra i diversi strumenti astronomici, il rifrattore è un cannocchiale a lente obiettiva, in cui è la rifrazione dei raggi attraverso la lente che forma l'immagine dell'oggetto (v. cannocchiale).

Tecnica dell'illuminazione. - Il rifrattore è un apparecchio illuminante che agisce per riflessione totale e per trasmissione, previa rifrazione da parte dei prismi che lo costituiscono. Essendo moltissime le forme e le disposizioni che si possono dare ai prismi della campana o del globo, sono innumerevoli le distribuzioni di luce che con grande esattezza si possono ottenere da detti apparecchi, in modo da soddisfare alle più disparate esigenze della pratica.

Nell'illuminazione stradale, ove la densità di lampade, rispetto all'area illuminata, è di solito assai minore che negli ambienti chiusi, occorre che l'illuminazione sia di sufficiente uniformità. Perché gl'intervalli tra le lampade, anche se grandi, non nuocciano a questa uniformità, come succede anche per le piazze e spazî ampî, si sogliono usare rifrattori con emissione di luce a largo angolo, cioè specialmente intensa vicino all'orizzonte. Così si può evitare la successione di macchie chiare e scure, difetto che si riscontra nella maggioranza delle illuminazioni stradali in vie di secondaria importanza.

Per le vie strette, conviene usare corpi illuminanti, i quali emettano prevalentemente secondo la direzione della strada, sottraendo ai muri laterali gran parte della luce, che diversamente resterebbe assorbita dal muro; per i corpi illuminanti da applicare ai lati della via, o ai fianchi di un ponte, conviene una distribuzione che diriga la maggioranza della luce verso il centro della strada o del passaggio; per i crocicchi conviene una distribuzione specialmente intensa nelle direzioni in cui incrociano le strade.

Per locali molto alti, in cui gli apparecchi d'illuminazione debbano essere sospesi, per ragioni particolari, vicino al soffitto e sia richiesta un'illuminazione intensa in basso, si adatterà alla lampada un rifrattore, il quale dia una distribuzione di luce concentrata, cioè specialmente intensa lungo la verticale.

Un vetro rigato a scanalature o prismi apre o allarga il fascio di luce uscente nella direzione perpendicolare a quella di rigatura. Dal disegno poi di questi prismi dipende l'angolo secondo il quale la luce sarà più intensa.

Se la rigatura, assai minuta, non ha una direzione prestabilita perché è fatta in tutte le direzioni possibili, che s'intrecciano e si confondono, anche la luce uscente non assume direzioni determinate. Un vetro così fatto lavorato a rughe si dice corrugato, e non appartiene propriamente alla categoria dei rifrattori; il suo comportamento è simile a quello dei vetri opalini.

I rifrattori usati nell'illuminazione stradale sono a globo campaniforme, a banda, a cupola, oppure a globo ornamentale (da fissare quest'ultimo in cima a candelabri). In ogni caso sono costituiti da due gusci accoppiati a perfetta tenuta con le scanalature prismatiche stampate sulle facce che si guardano, in modo che tanto la faccia interna quanto quella esterna del rifrattore completo siano lisce, e quindi di facile pulizia. Le scanalature del vetro interno sono orizzontali e servono alla distribuzione della luce nel piano verticale, cioè dipende da esse la caratteristica vera e propria di emissione; le scanalature del vetro esterno sono verticali e servono alla diffusione della luce nel senso orizzontale, in modo da rendere invisibili le striature interne, dando all'apparecchio uno splendore il più uniforme possibile.

I rifrattori stradali si prestano bene ad assicurare una buona uniformità d'illuminazione, che nelle strade costituisce un problema specialmente importante per l'assenza quasi completa di riflessione della luce da parte dei muri laterali, solitamente di colore oscuro, e per l'assenza di vòlta superiore riflettente. I minimi dell'illuminazione, che approssimativamente si verificano a metà distanza fra due lampade consecutive, oppure agli estremi delle piazze, si possono correggere con l'impiego di rifrattori in cui la direzione dei raggi di massima intensità sia tale da corrispondere a detti punti meno illuminati, per il che occorre, come è stato detto, che le massime intensità si verifichino vicino alla orizzontale.

I rifrattori per interno si costruiscono secondo svariatissimi disegni e per tutte le applicazioni. La distribuzione di luce, se concentrata o a largo angolo, più che dalla forma della campana dipende dalla forma e disposizione dei prismi. Si può con questi realizzare l'illuminazione tanto indiretta quanto semi-indiretta; così si possono avere armature per sospensione, da soffitto, a stelo, ecc.