Ristorno

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

ristorno


Nel linguaggio commerciale, riduzione concessa al compratore qualora i suoi acquisti raggiungano o superino un determinato limite entro un certo periodo di tempo (anche r. differito).

Ristorno nelle società cooperative

Specifica forma di integrazione della retribuzione per i lavoratori (nelle cooperative di produzione e lavoro) o di restituzione di parte del prezzo corrisposto per l’acquisto dei beni (nelle cooperative di consumo). Nel primo caso, uno dei riferimenti normativi principali è la l. 142/2001 (Revisione della legislazione in materia cooperativistica, con particolare riferimento alla posizione del socio lavoratore) che all’art. 3 prevede la possibilità che, in sede di approvazione del bilancio, l’assemblea decida l’erogazione del r. a favore dei soci lavoratori, entro limiti all’ammontare stabiliti rispetto al trattamento economico complessivo dei soci stessi. Il r. costituisce un elemento fondamentale delle società cooperative, in quanto traduce operativamente i loro obiettivi mutualistici (ovvero svolgere l’attività procurando uno specifico vantaggio ai soci). È previsto anche per le cooperative sociali, poiché non è considerato una forma di distribuzione degli utili eventualmente prodotti (pratica vietata per le cooperative sociali), ma un elemento di integrazione della retribuzione.

Ristorni per le imprese cinematografiche

Contributi statali concessi ai produttori di film nazionali o di coproduzione, calcolati come percentuale sugli incassi ottenuti nelle sale cinematografiche. Tale meccanismo automatico di assegnazione, favorendo le posizioni dominanti sul mercato cinematografico, tende a escludere i produttori più piccoli e le opere meno diffuse al grande pubblico.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata