Amundsen, Roald Engelbert

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Esploratore polare norvegese (Borge 1872 - presso le is. Svalbard 1928); partecipò alla spedizione antartica del De Gerlache (1897-99) e poi in tre anni (1903-1906), con una piccola nave, la Gjöa, superò il Passaggio di NO, dalla baia di Baffin allo stretto di Bering. Il viaggio fu ricco di risultati scientifici; tra l'altro fu determinata la posizione del polo magnetico boreale. Partito con la nave Fram (che era stata di F. Nansen) verso l'Antartico (1911) e spintosi fino alla barriera di Ross, proseguì con cinque uomini; il 14 dic. 1911 raggiunse il Polo Sud e vi rimase due giorni; ritornò ai compagni della Fram il 12 genn. 1912. Dopo la prima guerra mondiale l'A. riprese l'antico progetto di una spedizione artica che si proponeva di spingersi, con i ghiacci in deriva, verso il Polo Nord, ma il tentativo non riuscì pienamente e la spedizione si limitò a ripercorrere il Passaggio di NE (1918-20). Tentò poi con due aerei di raggiungere dalla Baia del Re il Polo Artico (1925), ma le condizioni atmosferiche lo costrinsero al ritorno. Ideò quindi una trasvolata polare per mezzo di dirigibile, che fu da lui effettuata con il Norge, comandato da U. Nobile, in 71 ore di volo dalla Baia del Re all'Alasca (1926). Giunta nel 1928 la notizia del disastro dell'aeronave Italia condotta da Nobile, l'A. s'imbarcò subito su un aeroplano francese di soccorso, ma, partito da Tromsö il 18 giugno, scomparve nell'Artide.

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