Venturi, Robert

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Architetto statunitense (Philadelphia 1925 - ivi 2018). Annoverato tra i teorici del postmoderno, la sua nuova concezione architettonica, che mette in primo piano il colore e la decorazione, lo ha portato a dare vita a un nuovo eclettismo che recuperava anche disinvoltamente forme e stili del passato (Venturi House a Chestnut Hill, Pennsylvania, 1962).

Vita

Formatosi alla Princeton University, ha lavorato negli studi di E. Saarinen e L. I. Kahn; dal 1964 è titolare, con John Rauch (n. 1930), di uno studio a Philadelphia, al quale è associata, dal 1967, anche sua moglie Denise Scott Brown (n. 1931). Attraverso la sua attività didattica (Yale, Harvard, Princeton, ecc.), teorica e progettuale, V. ha ricercato, in alternativa allo scaduto funzionalismo del secondo dopoguerra e ai principi del movimento moderno, un nuovo modo di concepire l'architettura ponendo l'accento sul ruolo del colore e della decorazione piuttosto che sull'evidenza delle strutture, sulla ipersignificazione semantica degli elementi, sul simbolismo e sulla dialettica tra arte colta e popolare, cui si aggiunge una raffinata e disinvolta lettura dell'architettura del passato.

Opere

Tra le opere più significative di V. e dello studio Venturi, Rauch & Scott Brown (dal 1989 Venturi, Scott Brown and Associates): Guild House, Philadelphia 1960-63; Lewis Thomas laboratories of molecular biology della Princeton University (1983-88); Sainsbury Wing della National Gallery di Londra (1986-90); Seattle art museum (1986-92); Hôtel du département de la Haute-Garônne a Tolosa (1992-99); The Anlyan center for medical research and education della School of medicine della Yale University  (2003); ristrutturazione della Schlesinger library del Radcliffe Institute for advanced study della Harvad University (2004); Lehigh Valley hospital - Muhlenberg (2005). Tra le pubblicazioni: Complexity and contradiction in architecture (1966); Learning from Las Vegas (1972) con D. Scott Brown (autrice per suo conto di Urban concepts, 1990); Iconography and electronics upon a generic architecture. A view from the drafting room (1996); Architecture as signs and systems. For a mannerist time (con D. Scott Brown, 2004). In Italia è stato pubblicato, a cura di S. Forti e S. Ciccani, il volume Saper credere in architettura. Quarantaquattro domande a VSBA (2005). Lo studio ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cu il premio Pritzker (1991).

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