De Simóne, Roberto

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Regista di teatro e musicologo italiano (n. Napoli 1933). Studioso dell'espressività popolare della Campania, ha dedicato alle feste in uso in questa regione il volume Carnevale si chiama Vincenzo (in collab. con Annabella Rossi, 1977). I suoi interessi antropologici sono confluiti anche, tra l'altro, in lavori come Il segno di Virgilio (1982), Fiabe campane (1993), Il presepe popolare napoletano (1999) e La cantata dei pastori (2000). Più di recente ha pubblicato: Le Guarattelle fra Pulcinella, Teresina e la Morte (2003), Prolegomeni al Socrate immaginario (2005), Novelle k666 (2007), La canzone napolitana (2017) e L'oca d'oro. Commedia dell'arte e mistero in due parti (2019). Ha svolto inoltre l'attività di musicista e di regista teatrale, spesso in collaborazione con la Nuova compagnia di canto popolare, proponendo alcuni spettacoli di successo come La gatta Cenerentola (1976) e L'Opera Buffa del Giovedì Santo (1980), direttamente ispirati alla tradizione musicale del folclore campano, Cholera (2003), Il Re bello (2004), Là ci darem la mano (2007), Pergolesi in Olimpiade (2011). Direttore artistico (1981-87) del Teatro San Carlo di Napoli, dove ha realizzato numerose regie d'opera, nel 1995 è stato nominato per chiara fama direttore del conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, carica dalla quale si è dimesso nel  2000. Accademico di Santa Cecilia dal 1998, nel 2003 è stato insignito del premio Roberto Sanseverino e nel 2015 del Premio Nonino Risit d'Aur. Nel 2019 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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