DE SIMONE, Roberto

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)

DE SIMONE, Roberto

Roberta Ascarelli

Musicista, musicologo e regista, nato a Napoli il 25 agosto 1933. Figlio d'arte, si diplomò al Conservatorio di Napoli, dove aveva frequentato i corsi di pianoforte e composizione. Iniziata la carriera artistica verso il 1957 con una intensa attività concertistica e ripetute partecipazioni all'Autunno musicale napoletano e all'Orchestra Domenico Scarlatti come clavicembalista, De S. si cimentò ben presto, oltre che nella composizione, nell'attività pubblicistica, producendo i risultati di alcune sue ricerche filologiche sulle cadenze ritmiche del rituale orale delle feste popolari e su poco frequentati percorsi della musica colta campana del Settecento, che in seguito avrebbe riproposto all'ascolto e allo studio con allestimenti premiati da consensi unanimi. De S. ha inoltre insegnato Storia della musica presso l'Accademia di belle arti di Napoli (1972-76) ed è stato direttore artistico del Teatro S. Carlo di Napoli dal 1983 al 1987.

Alcune sue intuizioni sulle particolarità antropologiche presenti in certe celebrazioni patronali del retroterra napoletano lo avvicinarono agli studi compiuti da un gruppo di giovani artisti che di quelle feste studiavano il linguaggio canoro e gestuale: si formò così nel 1967 la Nuova Compagnia di Canto Popolare, della quale per un decennio De S. è stato l'indiscusso animatore, elaborando e trascrivendo il ricchissimo materiale reperito e prediligendo negli allestimenti e nelle regie esibizioni fortemente personalizzate, che circoscrivono a volte l'ambigua e complessa cifra della ''napoletanità'' nei limiti imposti da una visitazione drammaticamente farsesca dei loci tradizionali, sacrificando spesso al colore e al pittoresco quella scansione lirica sfumata e cangiante che rappresenta una vena sotterranea, ma sempre presente e pulsante nel tessuto del folclore partenopeo.

Della sua produzione saggistica, particolarmente interessanti sono : Immagini della Madonna dell'Arco, in collaborazione con A. Rossi (1973); Chi è devoto, feste popolari in Campania (1974); Testo verbale e strutture musicali nei canti popolari, in L'etnomusicologia in Italia (1975); Carnevale si chiamava Vincenzo, in collaborazione con A. Rossi (1977); Canti e tradizioni popolari in Campania (1979); Racconti e storie per i 12 giorni di Natale, favole popolari (1987); Il mito del S. Carlo nel costume napoletano (1987); Il Pentamerone di G. B. Basile tradotto da R. De Simone in napoletano moderno (1989).

La più nota delle opere di De S. è senza dubbio La gatta Cenerentola, ''favola in musica'' presentata nel 1976 al Festival dei Due Mondi di Spoleto e gratificata dal consenso unanime di pubblico e critica nel corso di varie tournées in Italia e all'estero. D'ambito più sperimentalmente musicale sono, tra le altre, il Misterio napolitano, contrasto drammatico per musica (1977); L'Opera buffa del Giovedì Santo, partitura articolata sullo schema dello Stabat Mater di Pergolesi (1980); Messa di requiem in memoria di P. P. Pasolini, opera sinfonica corale (1985); Carmina Vivianea, per coro orchestra e vocalisti, su testi di R. Viviani (1986); Stabat Mater, per voce recitante, 8 vocalisti e orchestra (1986); Mistero e processo di Giovanna d'Arco, opera lirica per coro e orchestra (1989).

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