FARINACCI, Roberto

Enciclopedia Italiana (1932)

FARINACCI, Roberto


Giornalista, avvocato, deputato, uno degli uomini più rappresentativi del fascismo, nato a Isernia il 16 ottobre 1892. Militò nelle file socialiste, seguendo la tendenza bissolatiana. Scoppiata la guerra, si schierò fra gl'interventisti della Squilla (settimanale apparso nel novembre 1914), e sostenne forti polemiche con i socialisti. Nel periodo post-bellico guidò il movimento antibolscevico e contemporaneamente fu uno dei fondatori dei Fasci di combattimento (marzo 1919). Fino dal 1924 fece parte del comitato centrale dei fasci. Con la propaganda orale e scritta creò in tutto il Cremonese e in altre provincie forti organizzazioni fasciste e sindacali, fondò e diresse il settimanale La voce del fascismo cremonese, e nel 1921 fu eletto deputato della circoscrizione Mantova-Cremona. Nel marzo di quello stesso anno fondò il quotidiano Cremona nuova, poi Regime Fascista, che tuttora dirige. Nell'ottobre 1922 contribuì con energia al movimento che culminò nella Marcia su Roma. Nella seconda metà del '24 e nel '25 combatté con grande vigore l'opposizione formatasi in seguito al caso Matteotti. Fu segretario del partito dal 12 febbraio 1925 al 30 marzo 1926. Rieletto nel 1924 deputato alla Camera, da cui era stato escluso nel 1922 per ragioni di età, ebbe la riconferma nell'elezione successiva.

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