Herlitzka, Roberto

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Attore italiano (n. Torino 1937). Diplomato all'Accademia d'arte drammatica sotto la guida di O. Costa, con il quale lavorò a lungo (Francesca da Rimini, Anitra selvatica, Divina Commedia, La dodicesima notte, La vita nuova, Prediche di Savonarola, Don Giovanni), si è affermato sia nel repertorio moderno e contemporaneo (Marat-Sade di P. Weiss, Il balcone di J. Genet, Le mutande di C. Sternheim, Semplicemente complicato di T. Bernhard), sia in quello classico (Doctor Faust, La locandiera, Zio Vanja). Tra gli ultimi allestimenti teatrali a cui ha preso parte si ricordano nel 2004 Lasciami andare madre, con la regia di L. Wertmüller, e Lighea, con la regia di Ruggero Cappuccio, per i quali ha vinto nello stesso anno il premio Gassman come migliore attore. Come regista, ha firmato Ex Amleto (2001), in cui ha recitato come interprete unico. Nel cinema dal 1973, ha interpretato fra l'altro Film d'amore e d'anarchia (1973), Gli occhiali d'oro (1987), Marianna Ucria (1996), Quartetto (2001), Il est plus facile pour un chameau... (2003), Buongiorno, notte (2003), Viva Zapatero! (2005), Viaggio segreto (2006), Canto di libertà (2007), Demoni di San Pietroburgo (2008), Christine Cristina (2009), L'ultimo terrestre (2011), Il rosso e il blu (2012), La grande bellezza (2013), Fai bei sogni (2016),Veleni (2017) e Loro (2018). Nel 2019 H. è stato interprete delle serie televisive Il nome della rosa e Il processo. Nel 2020 il Napoli Teatro Festival gli ha dedicato la mostra fotografica Voglio fare l'attore.

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