Rodi (gr. ῾Ρόδος) Isola della
Centro principale e capoluogo dell’isola e del nomo di Dodecaneso, è la città di Rodi (53.709 ab. nel 2001), posta nell’estrema punta nord-orientale; è un importante centro commerciale e notevole stazione turistica.
R. fu colonizzata dai Dori verso la fine del 2° millennio a.C. Le testimonianze archeologiche nell’isola, a partire dal 1500 circa, hanno fatto tuttavia ipotizzare che R. fosse già prima della migrazione dorica un potente centro, identificabile secondo alcuni studiosi con lo Stato degli Ahhijava menzionato in documenti ittiti/">ittiti. D’altro canto il ritrovamento di numerosi frammenti di vasi di fabbricazione rodia nella stazione ‘appenninica’ dello Scoglio del Tonno (
Nei secoli successivi l’isola, pur non costituendo uno Stato unitario perché divisa nei territori delle tre città di
Da allora R. si affermò come una tra le massime potenze navali, grazie a una politica di equilibrio nello scontro delle potenze ellenistiche, e come fiorente centro commerciale e culturale. Nel 306 respinse un assedio di Demetrio Poliorcete (306), aiutata dall’Egitto col quale fu in buoni rapporti per tutto il 3° secolo. Colpita nel 226 da un violento terremoto, si riprese rapidamente fino ad assicurarsi il predominio nell’Egeo e sulla
In buone relazioni con i Romani, i Rodi li appoggiarono nella 2a guerra macedonica e in quella contro
Passata sotto l’amministrazione di
Nel 1522 la città e l’isola dovettero cedere alla preponderante forza turca: R. fu assediata da Solimano II e dopo una drammatica alternanza di assalti e di sortite, i Cavalieri consegnarono la città e l’isola, ottenendo di allontanarsi liberamente. Con il dominio turco iniziò un’epoca di decadenza e di abbandono.
Durante la guerra italo-turca, nel maggio del 1912 R. fu occupata dal corpo di spedizione guidato dal generale
La città di R., fondata nel 408-7 a.C., fu una delle metropoli del mondo antico. Le mura racchiudevano i porti e l’abitato, caratterizzato da un reticolato di strade di tipo ippodameo.
L’odierna città di R. occupa la parte inferiore dell’area della città antica, cinta da un poderoso sistema di fortificazioni, fino al porto principale e a quello del Mandracchio, del periodo dei Cavalieri; oltre esse, verso O si stendono i quartieri moderni. Il nucleo della città murata (Collachio) è raggruppato intorno alla cittadella classica: a SO è il quartiere musulmano e a SE quello israelita; è cinto a sua volta di mura più antiche. Dopo la conquista dei Cavalieri, sorsero sul Collachio gli edifici principali (Ospedale dei Cavalieri, fine 15° sec., sede del Museo archeologico; alberghi d’Alvernia, di
La dominazione turca non modificò il carattere originario di Rodi. Durante il periodo ottomano, molte chiese furono trasformate in moschee con l’aggiunta di minareti (Ss. Apostoli, S. Spirito, 14° sec.; S. Trinità, 15° sec.); furono erette nuove moschee, bagni, fontane e cimiteri. Nel resto dell’isola notevoli alcuni castelli e chiese di campagna con pitture bizantine; le costruzioni civili di Lindo fondono elementi bizantini, occidentali e ottomani.