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Roman de la Rose

di Fabrizio Beggiato - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Roman de la Rose

Fabrizio Beggiato

. Poema narrativo francese in ottosillabi, in forma di visione allegorica. È costituito da due parti: la prima, di 4058 versi, fu composta fra il 1229 e il 1236 da Guillaume de Lorris, poeta di cultura raffinata e legata al gusto della tradizione lirica cortese. La narrazione è un'allegoria della vita amorosa e in essa viene elaborata e sviluppata la concezione erotica cortese attraverso le vicende dell' ‛ Amante ' che cerca di conquistare la ‛ Rosa ' simbolo dell'amore.

Freschezza d'immaginazione, stile elegante e raffinata sensibilità psicologica sono i caratteri principali di quest'opera, alla quale vennero aggiunti 78 versi a mo' di conclusione, da un autore anonimo, prima del 1275. Fra tale anno e il 1280 si pone la composizione della seconda parte, di 12722 versi, a opera di Jean Chopinel de Meung-sur-Loire (morto a Parigi nel 1305) il quale riprese la narrazione allegorica con spirito e intenti completamente diversi. La cultura di Jean de Meung è infatti di carattere razionalista, formata nella tradizione scolastico-enciclopedica di Giovanni di Salisbury e di Alano di Lilla. Egli è da considerarsi un rappresentante della borghesia che va acquistando potere mentre cominciano a venir meno i valori della cavalleria, dell'ascetismo e della cortesia e se ne cercano di nuovi; Jean de Meung impronta la sua opera a un edonismo scettico e spregiudicato e, risolta la tradizionale unione fra ragione e fede, propone una visione della realtà attraverso schemi razionali e naturalistici giungendo alla critica della morale cortese, dell'ipocrisia religiosa e della concezione stessa del principio di autorità.

Il R. de la Rose, nella sua forma definitiva, ebbe un successo enorme (ci è giunto in più di trecento manoscritti); ebbe varie traduzioni e influenzò notevolmente la letteratura europea fino al sec. XV. In Italia fu imitato in due poemetti attribuiti a D., il Detto d'Amore (v.), e il Fiore (v.), per la trattazione dei quali si rimanda quindi alle voci relative.

Bibl. - Edizioni: Le R. de la Rose, a c. di E. Langlois (Société des anciens textes français), 5 voll., Parigi 1914-1924; Le R. de la Rose, a c. di F. Lecoy (Les classiques français du moyen âge), 2 voll., ibid. 1965-1966; per la parte di Guillaume de Lorris v. l'ediz. di S. Battaglia, Napoli 1947.

Studi: J.B. Rathery, Influence de l'Italie sur les lettres françaises depuis le XIIIe siècle jusqu'au règne de Louis XIV, Parigi 1853, 25 ss.; L. Foscolo Benedetto, Il R. de la Rose e la letteratura italiana, in " Beihefte zur Zeitschrift für Romanische Philologie " XXI (1910); E. Faral, Le R. de la Rose et la pensée française au XIII siècle, in " Revue des Deux-Mondes " V (1926) 439-457; L. Thuasne, Le R. de la Rose, Parigi 1929; G. Paré, Les idées et les lettres au XIII siècle, le R. de la Rose, Montreal 1947; F.W. Mueller, Der Rosenroman und der lateinischen Averroismus, Francoforte sul Meno 1947; A.M.F. Gunn, The Mirror of Love: a reinterpretation of the Romance of the Rose, Lubbock (Texas) 1952; G. Contini, Il Fiore, in Atti Congresso di Ravenna, Ravenna 1973.

Vedi anche
Guillaume de Lorris ‹... lorìs›. - Poeta francese (n. 1210 circa - m. dopo il 1240), autore (1236) della prima parte del Roman de la Rose (4000 versi circa), rappresentazione allegorica dell'amore cortese, continuata con spirito diverso da Giovanni di Meung (v.). Detto d’Amore Detto d’Amore Poemetto di cui sono pervenuti 2 frammenti di 480 settenari, pubblicato per la prima volta, con questo titolo, nel 1888. Scritto sotto l’influsso del Roman de la Rose, è quasi certamente opera dello stesso autore del Fiore, ragione per la quale chi attribuisce questo a Dante deve attribuirgli ... Il Fiore Titolo attribuito nel 1881 a un poemetto toscano contenuto in un codice pergamenaceo (probabilmente prima metà 14° sec.) della Biblioteca universitaria di Montpellier. Riduzione, in 232 sonetti, della parte narrativa del Roman de la Rose, descrive le difficoltà che deve affrontare un amante nella conquista ... Christine de Pizan ‹kristìn d piʃã´›. - Poetessa francese (n. Venezia 1364 circa - m. forse Poissy 1429 circa), figlia di Tommaso da Pizzano, astrologo e medico che verso il 1368 passò alla corte di Francia. Andò sposa a 15 anni al notaio reale E. Castel, ma rimase vedova prestissimo. In tutta l'opera sua ricorre l'esaltazione ...
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Altri risultati per Roman de la Rose
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    Enciclopedia on line
    m. 1240 ca.), che la compose intorno al 1235, e ha carattere cortese e cavalleresco, narrando le varie prove dell’Amante per giungere a conquistare la Rosa, simbolo della donna; la seconda, di 17.722 versi, fu scritta da Jean de Meung (Meung-sur-Loire 1240 ca. - Parigi 1305 ca.), fra il 1268 e il 1285, ...
Vocabolario
au-dessus de la mêlée
au-dessus de la melee au-dessus de la mêlée ‹o dsü d la melé›. – Locuzione fr. che significa «al di sopra della mischia», diffusasi con il titolo di un libro di R. Rolland (1915), e poi anche di altre opere relative alla prima guerra mondiale,...
giallo-rosé
giallo-rose giallo-rosé (giallorosé) agg. e s. m. e f. inv. (iron.) Che, chi rappresenta, esprime l'alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico, identificato il primo attraverso il colore che lo simboleggia, il secondo con un...
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