romitani scalzi di s. Agostino Ramo autonomo dell’ordine agostiniano (Ordo Fratrum Eremitarum Discalceatorum S. Augustini), derivato dalla riforma iniziata a Napoli dallo spagnolo padre Andrea Díaz nel convento di S. Maria all’Olivella e propugnata dai padri Tommaso di Gesù e Luigi da Leone, con la sanzione del capitolo generale del 1592. Si diffusero in Italia, Francia (1596), Boemia (1623), in seguito in Moravia, Austria, Germania. Furono approvati solennemente da Clemente VII (1599); seguono la regola di s. Agostino con costituzioni proprie, sancite da Paolo V (1620) e rinnovate nel 1931. Si dedicano alla vita mistica e a ogni forma di attività religiosa, comprese le missioni estere. Sono governati da un priore generale, eletto ogni sei anni.
scalzo1 agg. [lat. tardo (eccles.) excalceus, der. di excalceare (v. scalzare), secondo il sost. calceus «scarpa»]. – 1. Di persona che ha i piedi nudi, senza scarpe e calze: un ragazzo scalzo1 e lacero; camminare, stare scalzi; de’ primi scalzi poverelli...
scalzare v. tr. [lat. excalceare, der. di calceus «scarpa», col pref. ex-]. – 1. Togliere calze e scarpe dai piedi di qualcuno. Come rifl., togliersi le scarpe e le calze, rimanere a piedi nudi: Ada s’era scalzata e camminava sulla battima (Cassola);...