Rotterdam

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Città dei Paesi Bassi (584.058 ab. nel 2007; 1.490.000 ab. nel 2009, considerando l’intera agglomerazione urbana), la seconda per numero di abitanti, situata nella provincia dell’Olanda Meridionale (Zuidholland), in un’ampia ansa della Nuova Mosa (Nieuwe Maas), ramo del delta in cui confluiscono il Reno e la Mosa. Sorge alla confluenza della Rotte (il nome significa «la diga sulla Rotte»), a 18 km circa dal Mare del Nord, col quale comunica, dal 1866, per mezzo del canale artificiale della Nieuwe Waterweg, costruito per consentire il trasporto di combustibili e materie prime mediante navi di grande tonnellaggio. Il clima è temperato, con rare gelate, così che è raro che il ghiaccio ostacoli la navigazione.

La città è stata in gran parte ricostruita dopo il violentissimo bombardamento aereo tedesco del maggio 1940 e gli ulteriori gravi danneggiamenti subiti nell’ottobre 1944, in cui furono distrutti 7 km di banchine del porto. Si distingue nell’abitato un nucleo antico limitato dalla Nuova Mosa e da canali, il Goudsche singel e il Cool singel, colmati e trasformati, nel 19° sec., in viali di circonvallazione. L’ulteriore espansione della città è avvenuta secondo canoni di zonizzazione funzionale, per cui ampie e razionali infrastrutture stradali e ferroviarie assicurano celeri comunicazioni fra i centri residenziali, il porto e le aree industrializzate. Nel Novecento le strutture portuali si sono evolute in corrispondenza dell’espansione degli insediamenti industriali, fino a raggiungere, negli anni 1960, il Mare del Nord, mediante l’Europoort, una imponente superficie attrezzata per l’attracco delle superpetroliere e l’uso dei container. Il progressivo sviluppo del ruolo commerciale del porto di R. è avvenuto in risposta alla domanda di scambi internazionali instauratisi fra l’Europa centro-occidentale, in particolare il bacino industriale renano, e i paesi d’oltre oceano. L’affermarsi di ampi settori produttivi legati alla Nieuwe Waterweg, al complesso petrolifero e ai trasporti marittimi e fluviali ha determinato la formazione di una regione industriale che si estende largamente al di fuori dei confini municipali di Rotterdam, verso NE in direzione di Gouda, a E fino a Gorinchem, a SE alla zona di Dordrecht e alla fascia settentrionale del Brabante. La zona industriale presenta una delle più grandi concentrazioni mondiali per la raffinazione di petrolio, oltre a un imponente apparato dell’industria petrolchimica e metalmeccanica. Sono inoltre presenti settori diversificati di produzione, fra cui quelli della cantieristica, dell’industria alimentare, elettrotecnica, della gomma, del legno, del vetro. R. è il più grande porto d’Europa, tra i primi al mondo per traffico merci (378,4 milioni di t nel 2006). Oltre agli idrocarburi, le importazioni sono costituite da cereali, minerali, legname, mentre le esportazioni sono rappresentate soprattutto da prodotti della Ruhr. La città è sede di notevoli attività culturali e di ricerca scientifica (scuole superiori di medicina ed economia). Complessivamente, grazie al suo ruolo produttivo e commerciale, l’area metropolitana di R., nodo di primaria importanza nell’ambito dell’agglomerato del Randstad Holland, costituisce, a più ampio raggio, il polo settentrionale di una vasta regione geo-economica integrata, in progressivo sviluppo nel grande delta comune della Schelda, della Mosa e del Reno.

Storia

Forse nel 9° sec. sorse il villaggio di pescatori che più tardi prese il nome dalla dam della Rotte. La nascita della città data dal 1298. Ottenuti diritti di città nel 1340, R. divenne un fiorentissimo centro commerciale. Presa dal capo dei Hoeken (➔), Frans van Brederode, nel novembre 1488, fu riconquistata da Massimiliano d’Austria. Saccheggiata dagli Spagnoli nell’aprile 1572, aderì alla rivolta dei gueux. Favorita dal blocco posto dai rivoltosi ad Amsterdam, si sviluppò rapidamente. Il porto di R. divenne allora il secondo dell’Olanda, accresciuto anche dalla fondazione della Compagnia delle Indie Orientali e Occidentali. Emporio per le stoffe inglesi (1635-56), vi prese slancio anche l’industria (stoffe, birra, zucchero). Nel 18° sec. decadde e il periodo francese fu di grande miseria. Dopo la separazione del Belgio dai Paesi Bassi (1830) il porto riacquistò parte del movimento; con lo scavo (1866-72) del Nieuwe Waterweg divenne uno dei maggiori porti d’Europa. Durante la Seconda guerra mondiale l’antico centro fu distrutto da un attacco aereo tedesco; occupata dalle truppe naziste, R. fu liberata nel maggio 1945.

Arte e architettura

La città, durante la Seconda guerra mondiale, ha perduto i pochi edifici di valore che la caratterizzavano (Chiesa Grande, S. Lorenzo, vasto edificio gotico in mattoni del 1412, poi ricostruito; chiesa di S. Rosalia, opera dell’italiano G.F. Giudice, 18° sec.; casa natale di Erasmo da R.; molte dimore signorili del 18° sec.); si è conservato il monumento a Erasmo (H. de Keyser, 1622). Notevoli alcune architetture moderne: il Palazzo delle Poste (J.J.P. Oud); Borsa (J.F. Stal); grandi magazzini De Bijenkorf (W. Dudok) e i quartieri nuovi, sorti secondo esemplari progetti urbanistici. Tra le opere contemporanee: Case cubiche (P. Blom, 1984); Torre di uffici della KPN (R. Piano, 2000); Nuovo Teatro Luxor (Bolles+Wilson, 2001) ecc. Da ricordare anche il grande complesso del nuovo Giardino zoologico (1940). Tra i musei: Museo Boymans-van-Beuningen (A. van der Steur, 1935) con importanti collezioni; ricche raccolte nel Museo Etnografico e nel Museo Marittimo (modelli di navi di ogni tempo e paese).

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