ROTTWEIL

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1999)

ROTTWEIL

N.M. Zchomelidse

(lat. Arae Flaviae; Rotuvilla nei docc. medievali)

Città della Germania situata nel Baden-Württemberg meridionale, in corrispondenza di un'ansa del Neckar su un altopiano già abitato in epoca preistorica e protostorica.Significativo punto strategico lungo la strada di collegamento tra Argentoratum (Strasburgo) e la Rezia, tra il 74 e il 75 d.C. la zona dell'altopiano sul Neckar fu fortificata e difesa da due castra romani, divenendo un punto nodale di traffico. Direttamente di fronte ai castra, si formarono villaggi, inizialmente abitati da soldati e quindi anche da civili. Durante l'impero di Domiziano (81-96) la località ricevette il nome di Arae Flaviae e fu elevata al rango di municipio, sviluppandosi rapidamente. Nel corso delle invasioni alamanne del 233 la città venne gravemente devastata e nel 259-260 i Romani la abbandonarono definitivamente. Sulle rovine di un impianto termale sorsero l'insediamento alamanno e la prima chiesa cristiana, del sec. 7°, l'od. St. Pelagius nella città vecchia. Nel 771 nell'area del grande castrum, al centro della città, venne eretta la corte franca di Rotuvilla. Nel sec. 12° la località divenne possesso dei duchi di Zähringen e verso la fine dello stesso secolo, con il trasferimento del mercato dalla valle all'altopiano, venne edificata la città attuale con impianto unitario. A N e a S furono scavati profondi fossati, a O un doppio tratto murario con un'alta torre e lo Schwarzes Tor (verso il Neckar l'altopiano era difeso dalla posizione sopraelevata). La nascita della città non può essere documentata, ma già dal 1234 i suoi abitanti erano chiamati cives.St. Pelagius fu la prima chiesa della città. Tra il 1100 e il 1150 il primo impianto venne sostituito da una basilica a pilastri a tre navate, con due torri all'estremità orientale delle navate laterali, ispirata all'abbaziale di Alpirsbach.Il duomo di Heiligkreuz era una filiazione di St. Pelagius e la sua dedicazione rispecchia il legame con le crociate. All'epoca dell'imperatore Federico II (1215-1250) si costruì una basilica romanica a pilastri, divisa in tre navate, con copertura piana, coro rettangolare e torre lungo la navatella meridionale. Di questo impianto sono ancora conservati i tre piani inferiori della torre, parti del portale occidentale, tre pilastri a sezione rettangolare nella navata centrale con due archi nella parete nord della torre e infine parte dell'arco trionfale. Il coro e la sagrestia vennero ricostruiti intorno al 1400 in stile gotico maturo, come anche il corpo longitudinale, le cui volte a stella furono portate a termine soltanto nel 1497-1534.Sul lato orientale dell'allungata piazza del mercato è documentata per la prima volta nel 1313 una cappella consacrata alla Vergine, la Kapellenkirche. Poco più tardi i cittadini iniziarono la costruzione della torre della cappella (m 70), il più evidente simbolo della coscienza cittadina. Nel caso di R., essa costituisce il segno evidente che la città regia deteneva, tramite la chiesa a essa legata, il potere ecclesiastico. La tipologia architettonica della torre occidentale risale a quella dei Westwerke delle chiese carolinge e ricorda quella di Saint-Benoît-sur-Loire e l'unico esempio tedesco-meridionale e altorenano di St. Michael a Schwäbisch Hall (portata a termine nel 1156). I tre piani inferiori di epoca gotica, a pianta quadrata (m 12 × 12), che giungono fino all'altezza dell'edificio ecclesiastico a una navata, sono riferibili al 1330-1340 e alla stessa epoca si datano le due torrette poligonali, con spigoli rafforzati da contrafforti quadrangolari, le cui scale servono a raggiungere il terzo piano. Nella seconda metà del sec. 14° l'antica cappella venne sostituita dalla chiesa di Mariä Himmelfahrt con corpo longitudinale protogotico e coro. Nel 1473 Alberlin Jörg aggiunse alla torre due piani ottagonali, sopraelevò la torretta laterale meridionale e, poco dopo il 1478, ricostruì il coro della chiesa.La decorazione plastica all'esterno della chiesa si concentrava sui tre lati liberi della torre. Particolarmente importanti sono i tre portali, che rappresentano il punto di inizio di un cantiere, che - al di sopra delle zone del portale - dispiega programmi figurativi di tradizione francese. La fronte occidentale si ispira alla torre del duomo di Friburgo in Brisgovia. Nella lunetta è rappresentato Cristo giudice e al di sotto la divisione dei giusti dai dannati (1340-1347); nel timpano della ghimberga appare Cristo risorto tra due profeti. Le due rappresentazioni profane che decorano rispettivamente i portalini delle torrette nord e sud, in rapporto con la funzione della torre come forum cittadino, sono costituite dal giuramento del governo cittadino appena eletto e dal matrimonio di un cavaliere. La prima si ispira a una raffigurazione presente nel Westbau della chiesa di S. Servazio a Maastricht, mentre il rilievo della sposa esprime al meglio l'orgoglio dei cittadini di R., i quali si opponevano alla volontà delle gerarchie ecclesiastiche secondo le quali i matrimoni potevano essere contratti soltanto nella chiesa vescovile. Il rilievo con la scena di matrimonio può anche essere posto in relazione con la predica del domenicano Jacobus Winnmann del 1360 ca. dal titolo Von vasnacht Krapfen. Il testo offre, in forma di ricetta per un dolcetto di Carnevale, consigli per una vita gradita a Dio e allude con le figure del cavaliere e della sposa allo Sponsus/Cristo e alla Sponsa/Ecclesia (Donaueschingen, Fürstliche Fürstenbergische Hofbibl., 267, c. 106r).Al portale occidentale sono subordinate le scene dei più piccoli portali sui lati nord e sud della torre. Nel timpano del portale sud si è conservato il frammento con la Nascita di Cristo; all'originaria disposizione della parete sud appartenevano anche quattordici profeti posti su due registri su entrambi i lati del portale, attualmente nella Lorenzkapelle. Il timpano del portale nord rappresenta su due registri l'Annunciazione e l'Adorazione dei Magi.All'interno, le sculture di Cristo e degli apostoli sui pilastri del coro e della navata costituiscono un ciclo unitario, che fa riferimento alla serie di statue lungo la navata mediana e sui pilastri dell'incrocio del duomo di Friburgo in Brisgovia; tale dipendenza iconografica si può cogliere nelle figure di Cristo e di S. Tommaso.La decorazione plastica della Kapellenkirche costituisce il più esteso e ambizioso ciclo realizzato da botteghe dell'area renana e del Palatinato (Suckale, 1993): vi furono attivi contemporaneamente scultori da Esslingen, che realizzarono il Giudizio universale nel portale occidentale, il ciclo degli apostoli con Cristo all'interno e i timpani dei portali nord e sud, e scultori provenienti dal duomo di Augusta, ai quali si deve la statua della Vergine e il ciclo dei profeti del portale meridionale, attualmente nella Lorenzkapelle.Nella seconda metà del sec. 13° sorse a R., favorita dall'ultimo degli svevi Corradino, una fondazione dell'Ordine domenicano, con convento e chiesa posti tra il lato nord della cinta difensiva e l'estremità settentrionale del mercato bovino. Alberto Magno (il conte Alberto di Bollstädt in Svevia) nel 1268 pose la prima pietra della chiesa, che nel 1753 venne sostituita da una nuova costruzione barocca, sicché dell'originario nucleo architettonico restano soltanto i muri d'ambito e i contrafforti del coro. L'aspetto della chiesa gotica si è potuto ricostruire grazie a indagini sull'edificio avvenute nel 1971 e grazie ad antiche vedute della città. Si tratta di un ambiente 'a sala' diviso in tre navate da pilastri e concluso da un coro di pari altezza con terminazione a 7/12 (Hecht, 1974).

Bibl.: Fonti inedite. - Urbar, Register über den Gotzdienst, Stiffungen Statuten ufnam Rent, Zins unnd gülttenn so in unser Frauwen Capellen und derselben Pfleghaus zu Rottweil geheeren (ms. del 1523-1584), Rottweil, Stadtarch.; Urbar der Frauenkirche, angelegt von Wilhelm Armbruster, aus dem Jahre 1588, Rottweil, Stadtarch.; C. Schmid, Bauregister des Kapellenturmes (ms. del 1596), Rottweil, Stadtarch.; Historia Colegii Rottwilensis 1652-1701, München, Bayer. Hauptstaatsarch., Jesuitica 2054.

Fonti edite. - Zimmersche Chronik von 1566, a cura di K.A. Barack, Stuttgart 1869.

Letteratura critica. - Verzeichnis der altdeutschen Schnitzwerke und Malereien in der St. Lorenzkapelle zu Rottweil, Rottweil 1857; J.A. Merkle, Die Entwicklung des Territoriums der Stadt Rottweil bis 1600, Stuttgart 1913; E. Ritter, Rottweils Gotteshäuser, Rottweil 1938; H. Jattkowski, Die Rottweiler Pfarrkirchen bis 1530 (tesi), Tübingen 1950; W. Beeh, Der Kapellenturm in Rottweil und seine Skulpturen aus dem 14. Jahrhundert (tesi), Bonn 1959; F. Beetz, Das Geheimnis des Brautreliefs, Rottweil 1973; W. Hecht, Über Baumeister, Datierung und Brautrelief des Rottweiler Kapellenturms, Alemannisches Jahrbuch, 1973-1975, pp. 558-571; K. Hecht, Die Rottweiler Dominikanerkirche in der Gotik, Rottweil 1974; Die Kapellenkirche Rottweil 1983, Jubiläum und Wiedereröffnung, Rottweil 1983; H. Ebert, W. Hecht, Kulturdenkmale in Rottweil, Rottweil 1986; P. Schmidt-Thome, P. Hausser, M. Kokabi, Archäologische Untersuchungen im Heilig-Kreuz-Münster in Rottweil, Archäologische Ausgrabungen in Baden-Württemberg, 1988-1989, pp. 253-256; C.S. Sommer, G. White, Ausgrabungen im römischen und mittelalterlichen Rottweil, ivi, 1990, pp. 188-223; W. Hecht, Das Dominikanerkloster Rottweil (1266-1802), Rottweil 1991; id., Kirchen in Rottweil, München-Zürich 1992; R. Suckale, Die Hofkunst Kaiser Ludwigs des Bayern, München 1993.N.M. Zchomelidse

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