Rupèrto di Deutz (lat. Rupertus Tuitiensis). - Teologo, benedettino (Liegi1075 circa - Deutz 1130), abate di S. Eriberto di Deutz (1120). Rappresentante, accanto a Bernardo di Chiaravalle, della tendenza antidialettica, la sua vasta opera ha carattere prevalentemente esegetico (il De sanctissima Trinitate et eius operibus), anche quando affronta problemi schiettamente teologici (De voluntate Dei e De omnipotentia Dei, scritti in polemica con Anselmo di Laon e Guglielmo di Champeaux; De victoria verbi Dei, esposizione della sua filosofia della storia). Variamente interpretata la sua dottrina eucaristica per la quale sosteneva la simultanea presenza, nell'Eucarestia, dell'umanità di Cristo e della sostanza del pane (impanazione); tuttavia questa dottrina, che può trovarsi nel De divinis officiis (1111), sembra superata nelle successive opere teologiche.
loc. s.le m. Erogazione di denaro corrisposta dallo Stato ai cittadini che si trovano in difficoltà economica a causa delle misure di isolamento imposte per fronteggiare una grave epidemia o pandemia. ♦ Ieri sotto le torri della Regione in viale Aldo...
loc. s.le mondo di mezzo (fig.) Punto d'incontro tra interessi della politica e dell'imprenditoria e interessi della criminalità organizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari illegali, che possono anche prevedere il reclutamento...