RUSPE

Enciclopedia dell' Arte Antica (1965)

RUSPE (Ruspe, Ruspae, ῾Ροῦσπε, ῾Ρούσπε)

G. Ch. Picard

Città della Tunisia Byzacena, conosciuta quasi soltanto a causa dell'episcopato di S. Fulgenzio (507-532?).

L'identificazione di R. è legata a quella di Acholla (v.). In effetti la Tabula Peutingeriana la colloca tra Acholla ed Usilla. Il problema della ubicazione di questi due villaggi è stato reso difficoltoso da un errore di Tolomeo che li situa al N del Capo Brachodes, Caput Vada dei Latini e Qabudia degli Arabi. È inutile enumerare le diverse localizzazioni che sono state volta a volta proposte: quella del Tissot che decideva in favore di Henshir-Sbia a quattro miglia a O del Capo Qabudia è stata la più generalmente accettata; mentre Ch. Saumagne preferisce porre R. a Butria. Il problema è stato risolto nel 1947 grazie agli scavi di Butria, che hanno permesso di scoprire una iscrizione dedicata dal populus Achollitanus, e perciò di collocare Acholla a Butria; venne così dimostrato l'errore di Tolomeo che già il Willmanns aveva intuito. R. si trova sulla costa nove km a S di Acholla. In quella località si trovano piccole rovine raggruppate intorno ad un porto; molti edifici sono sepolti sotto montagnole, la più alta delle quali ha conservato il nome di Kudiat er-Rosfa. Nel 1945 J. Thirion vi effettuò degli scavi che hanno dato però dei risultati mediocri, permettendo di identificare un edificio termale; la città della quale noi ignoriamo la condizione politica, è rimasta sempre al ruolo di villaggio; il biografo Ferrandus (Vita Fulg., xiv), che la qualifica nobile oppidum clarissimis habitatoribus prorsus illustre ha abbellito la realtà per creare un ambiente degno del suo protagonista. Questo biografo ci fa sapere che, poco tempo dopo la morte dell'arcivescovo, la città fu saccheggiata dai Mauri; ancora nel 646, essa aveva un vescovo.

Bibl.: Ch. Tissot, Géogr. Prov. Afr., II, Parigi 1884-8, p. 181; Ch. Saumagne, in Bull. Comité des Traveaux Hist. et Sc., Sect. d'Arch., 1928, pp. XVI-XIX; Dessau, in Pauly-Wissowa I A, 1920, c. 1239, s. v. Ruspae; G. G. Lapeyre, Saint Fulgence de Ruspe, passim, in part. p. 147 ss.; Ch. Picard, in Compt. Rend. Ac. Inscrip. B.-Lettres, 1947, p. 557; Bull. Comité des Traveaux Hist. et Sc., Sect. d'Arch., 1954, p. 115.