Cooder, Ry

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Chitarrista e polistrumentista statunitense (n. Los Angeles 1947). Ha collaborato fin da giovanissimo con importanti artisti, tra cui i Rolling Stones. Nei suoi primi album (Into the purple valley, 1972; Bloomer's story, 1972; Paradise and lunch, 1974; Chicken skin music, 1976; Jazz, 1978) ha inaugurato un percorso caratterizzato da una dinamica miscela di generi e stili diversi (gospel, reggae, jazz, rhythm and blues). Tale stile ha trovato un suo completamento con altri importanti album: A meeting by the river (1993), nel quale ha realizzato un omaggio alla musica indiana, e Talking Timbuktu (1994), ispirato alla musica africana popolare. Tra gli ultimi lavori, Mambo sinuedo (2003); Chávez Ravine (2005); My name is Buddy (2007); I, Flathead  (2008); The Ry Cooder anthology: the UFO has (2008); Pull up some dust and sit down (2011); Election special (2012); Live in San Francisco (con i Corridos famosos, 2013); Soundtracks (2014). C. ha anche composto numerose colonne sonore per i film di W. Hill e M. Nichol, e in particolare di W. Wenders, realizzando le colonne sonore di Paris, Texas (1984); The end of violence (Crimini invisibili, 1997) e Buena vista social club (1999). Nel 2012 è stato tradotto in italiano Los Angeles stories (2011), raccolta di racconti che costituisce l'esordio letterario del musicista.

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