Saccade

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

saccade

Camillo Padoa Schioppa

Rapido movimento oculare che porta una regione inizialmente periferica al centro del campo visivo (nella fovea). La differenza spaziale tra la regione periferica di interesse e la fovea è detta ampiezza della saccade. Direzione e ampiezza della saccade sono largamente sotto controllo volontario, ma per ogni altro verso le saccadi sono movimenti altamente stereotipati. La durata e la velocità di una data saccade, per es., sono determinate univocamente dall’ampiezza e non possono essere cambiate o controllate volontariamente. I tempi di reazione saccadici possono variare tra i 120 e i 350 ms. Poiché sono molto veloci (fino a 900°/s), una volta iniziate, le saccadi non possono essere guidate da feedback visivo. Al contrario, il sistema nervoso deve eseguire le saccadi con un controllo open-loop. In questo senso, le saccadi sono spesso considerate movimenti oculari balistici. La relazione tra la durata (D, in millisecondi) e l’ampiezza (A, in gradi) di una saccade è tipicamente D=2,2A+21. Per saccadi di piccola ampiezza (〈10°), per le quali l’attrito viscoso dell’occhio è un fattore principale, esiste una relazione lineare tra l’ampiezza e la velocità. Per saccadi più ampie, la velocità continua a crescere con l’ampiezza, ma in modo sublineare. Le relazioni lineari tra ampiezza, velocità e durata delle saccadi sono dette sequenza principale. Benché le saccadi siano in genere ben descritte dalla sequenza principale, in date condizioni comportamentali, i tempi di iniziazione possono variare considerevolmente. Generalmente, si ritiene che questa variabilità abbia origine nei centri corticali superiori, dove il punto di arrivo della saccade è inizialmente selezionato, e non nei circuiti neuronali che controllano la velocità e durata del segnale che genera la saccade.

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