SAINT-NECTAIRE

Enciclopedia Italiana (1936)

SAINT-NECTAIRE (A. T., 30-31)

Giuseppe RUA
Guido RUATA
Pierre LAVEDAN
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Località della Francia, stazione idrominerale, nel dipartimento del Puy-de-Dóme, a NE. dei Monts Dore. Comprende due parti: Saint-Nectaire-le-Haut, o del M. Cornadore, a 800 m. s. m., su una collina, con una bella chiesa di stile romano-alvergnate (secolo XI); e Saint-Nectairele-Bas, la vera e propria stazione idrominerale, con i principali alberghi e stabilimenti, il parco, il casino, che si è sviluppata più in basso, nella valle percorsa da un affluente della Couze de Champeix (bacino dell'Allier).

Le acque di Saint-Nectaire sgorgano da numerose sorgenti e sono di diversa termalità (da 9° a 56°) e mineralizzazione, clorurato-sodiche, con bicarbonati, litio e arsenico. s'adoperano particolarmente per la cura idropinica, oltre che per i bagni e le cosiddette "affusioni lombari" che costituiscono una specialità della terapia locale. L'indicazione principale è la cura delle differenti forme d'albuminuria, e inoltre di alcune forme ginecologiche. Note ai Romani, ma abbandonate durante il Medioevo, esse riebbero rinomanza col sec. XIX.

Monumenti. - Sembra che la chiesa dedicata al santo sia stata costruita sulla metà del secolo XII, ma non si hanno date sicure. E a tre navate con transetto, coro a deambulatorio con tre cappelle a raggiera. La navata maggiore è in vòlta a botte; le navatelle, con vòlte a crociera, sono sormontate come in altre chiese del Puy-de-Dôme da un matroneo con vòlta a quarto di cerchio, la quale serve a puntellare la nave centrale. Sull'incrocio del transetto la cupola ottogonale su pennacchi è sormontata da una grande torre circolare, la cui mole compie la forma dell'edificio. Nella decorazione sono soprattutto importanti capitelli della navata e del coro, alcuni semplicemente ornamentali, molti altri istoriati con storie del Redentore, con leggende di santi, con scene simboliche, ecc. Tutti appartengono alla metà del secolo XII e portano ancora visibili tracce di policromia: il loro stile, piuttosto pesante, ricorda assai quello dei capitelli di Notre-Dame-du-Port a Clermont-Ferrand.

Bibl.: L'abbé Rochias, Les chapiteaux de l'église de Saint N., in Bulletin Monumental, 1909; Deshoulières, in Congrès Archéologique de France à Clermont-Ferrand en 1924, Parigi 1925; L. Bréhier, L'homme dans la sculpture romane, Parigi 1929.

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